Niente galera per i reati “tenui”. Più galera per scippi, furti in casa, rapine

Niente galera per i reati "tenui". Più galera per scippi, furti in casa, rapine
Niente galera per i reati “tenui”. Più galera per scippi, furti in casa, rapine

ROMA – Niente galera per i reati “tenui”. Più galera per scippi, furti in casa, rapine. Il Governo ha approvato una misura che aumenta le pene per i furti e le rapine e, contestualmente, la norma sulla “tenuità del reato” che consentirà di non procedere contro gli autori di reati giudicabili con pena massima di 5 anni (quando il danno è esiguo e non sia compiuto abitualmente).

Tenuità. I reati che non saranno puniti. Tecnicamente il decreto introduce nel codice penale una nuova causa di non punibilità. I reati sanzionati con 5 anni di reclusione non saranno puniti con il carcere quando l’offesa è lieve (per esempio se la cosa rubata è di poco valore) e quando il comportamento illecito non è abituale. Sarà il giudice a stabilire quando ricorrono le circostanze di tenuità del reato. Non sarà giudicata lieve l’offesa quando l’autore ha agito per motivi abietti o futili, con crudeltà o sevizie, se la vittima era incapace o impossibilitato a difendersi, se il delitto provoca la morte o lesioni gravissime.

Pene più alte per scippi, rapine, furti in casa. L’emendamento del governo al disegno di legge che riforma il codice penale aumenta le pene per i furti in casa e scippi (il minimo della pena passa da 1 a 3 anni, il massimo passa a 10 anni). Aumenta anche le pene per le rapine: la minima passa da 3 a 4 anni, la massima resta a 10 anni. Tuttavia, la pena massima può salire da 5 a 20 anni se la la rapina è a mano armata, compiuta da più persone, con il travisamento del volto, se commessa in una abitazione, sui mezzi pubblici, se la vittima è appena uscito dalla banca o dalla posta (quindi ha appena prelevato contanti), se la vittima è anziana (più di 65 anni).

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