ROMA – Un residuo di proiettile, trovato nel corpo, all'altezza dello stomaco, di Franco Lamolinara, il tecnico italiano ucciso in Nigeria nel corso del blitz delle forze speciali britanniche, e' stato affidato ai carabinieri del Ris affinche' sia analizzato. Gli esperti dovranno dire a quale colpo appartenga e se sia stato sparato dai seuestratori, come riferito al termine dell'azione, o dal cosiddetto 'fuoco amico'.
Nel giro di un paio di giorni l'esito dell'accertamento sara' comunicato agli inquirenti di piazzale Clodio. L'autopsia ha stabilito che l'ingegnere originario di Gattinara (Vercelli) e' stato raggiunto da quattro proiettili, uno dei quali, mortale, alla testa e sparato da una distanza ravvicinata.