No-Expo, black bloc a Milano. Emergenza ordine pubblico Feriti, arresti. FOTO-VIDEO

MILANO – Una banda di black bloc ha trasformato un pezzo di Milano in un campo di guerriglia urbana. Auto, banche e negozi in fiamme, 11 agenti di polizia feriti, 5 teppisti arrestati subito, sono 2 donne di 33 e 42 anni e 3 uomini di 32, 33 e 27 anni. Decine di altre posizioni sono al vaglio degli inquirenti.

Le indagini proseguono per identificare altri responsabili dei disordini. Per gli arrestati le accuse comprendono lesioni, getto pericoloso di cose e oltraggio.

Milano, riporta Repubblica.it, si è svegliata sabato 2 maggio 2015

“con l’amaro in bocca e fa la conta dei danni di una manifestazione che ha sporcato la bellezza della giornata di inaugurazione di Expo 2015. I timori della vigilia sono stati confermati e i fotogrammi che restano del Primo Maggio sono soprattutto quelli di un manipolo di qualche centinaio di incappucciati e black bloc che ha trasformato il corteo pacifico in guerriglia urbana con danni economici e di immagine difficili da calcolare”. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza siede dalle 10 di sabato mattina in Prefettura a Milano. 

Secondo il Corriere della Sera,  i violenti erano tra i mille e i millecinquecento: 

“Le stime della vigilia dei Servizi segreti, che secondo alcuni erano troppo al rialzo, sono invece state corrette”.

Con buona pace del segretario del Prc Paolo Ferrero, che la vigilia diceva:

“È cominciata la campagna che vuole criminalizzare chi domani manifesterà contro l’expo. Ovviamente si vuole puntare l’attenzione, come accade da semrpe in val susa, ad esempio, sulle proteste, sulle contestazioni e sui pericolosi muri imbrattati, invece che parlare delle ragioni di chi non vuole l’expo a Milano. che è un progetto inutile, rappresenta un modello di sviluppo e di evento totalmente anacronistico, e porterà vantaggi solo alle multinazionali. Rifondazione partecipa domani alla manifestazione no expo della may day parade: la festa dei lavoratori non può essere consacrata a una fiera del lavoro nero e del profitto a tutti i costi!”. 

Ha avuto invece ragione  da vendere il presidente della Lombardia Roberto Maroni, che la vigilia del primo maggio aveva manifestato  “un po’ di preoccupazione”.

La Questura di Milano “sta lavorando duramente”, aveva detto aggiungendo che la decisione di non convalidare l’espulsione degli antagonisti denunciati nei giorni precedenti

“è un segnale sbagliato”, anche se “conoscendo la professionalità delle forze dell’ordine e del questore di Milano tutto sarà sotto controllo”.

Up to a point direbbero gli inglesi. Torniamo alla cronaca del Corriere della Sera:

“Gli antagonisti, francesi, tedeschi, spagnoli ma soprattutto italiani, anarchici anticapitalisti, legati al movimento No Tav e veri esperti della guerriglia urbana hanno incendiato auto e spaccato vetrine di banche, finanziarie, sportelli delle Poste ma anche di negozi di alimentari e agenzie di viaggi, rotto e oscurato telecamere, divelto cartelli stradali. In diverse occasioni i manifestanti hanno anche affrontato la polizia a distanza, lanciando bottiglie incendiarie, sassi, pezzi di cemento, oggetti vari e fumogeni. Una bomba carta è stata lanciata all’interno della pasticceria Venchi, in piazza Cadorna, incendiandola.

“Macchine in fiamme in corso Magenta, dove è entrato in azione un gruppo di black bloc che ha devastato l’incrocio creando barricate con fioriere e cassonetti dell’immondizia. «Non accettiamo che alcune zone di questa città siano precluse al dissenso», hanno gridato i manifestanti giunti in via Vincenzo Monti. Largo D’Ancona, il crocevia tra corso Magenta e via Carducci, è stato praticamente isolato: auto in fiamme e due colonne di fumo nero che sono salite fin sopra i palazzi. Una barricata è stata data alle fiamme al centro di corso Magenta. All’altezza di corso Magenta-largo D’Ancona un gruppo consistente di black bloc ha lanciato molotov in direzione anche delle forze dell’ordine. Lo scopo dei manifestanti violenti era di «distrarre» per consentire una deviazione del corteo verso le vie del centro. Il gruppo è stato isolato grazie ai contingenti di forza pubblica dal resto del corteo nei pressi di via Caradosso”.

Si temeva il peggio e il peggio è accaduto. A Milano sono scese migliaia di persone in piazza. Con la festa dei lavoratori che si è mescolata al “no expo”. Ma ci sono stati soprattutto incidenti: auto in fiamme, petardi, fumo e la polizia che ha iniziato con gli idranti e ha continuato con i lacrimogeni. E un bilancio che a corteo finito parla di 11 agenti feriti. La paura per gli scontri e i black bloc dati in arrivo da tutta Europa si è purtroppo dimostrata fondata.

Con una particolare e ostinata caccia a chiunque abbia in mano delle telecamere: chi è incappucciato non gradisce che vengano filmate le sue gesta.  Milano vive la giornata allo stesso tempo più importante e più complessa degli ultimi anni. Alle 15, dopo l’inaugurazione dell’Expo, parte infatti il corteo di chi contro l’Expo protesta. Straordinario il dispositivo delle forze dell’ordine. Si parla di almeno 2000 tra poliziotti e carabinieri: lo sforzo principale sarà quello di controllare che tutti i manifestanti rispettino il percorso previsto e quindi si tratterà di isolare e fermare eventuali violenti.

La giornata del’1 maggio:

19:58 Alfano: Evitato il peggio.  “Un grande grazie alle forze dell’ordine e a tutto il sistema della sicurezza milanese: dal prefetto al questore e a tutti quelli che hanno cooperato. Hanno evitato il peggio con intelligenza e fermezza”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano.

19:36 Pisapia: puliremo subito la città. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia assicura che “fin d’ora, mobiliteremo tutte le forze per ripulire e sistemare al più presto le zone coinvolte” dai disordini avvenuti durante la manifestazione di oggi.

19:01 ++11 poliziotti feriti++  La Questura di Milano ha comunicato che sono 11 gli uomini delle forze dell’ordine feriti nel corso dei tafferugli scoppiati durante il corteo del 1 maggio a Milano. Sette carabinieri hanno riportato ferite mentre 4 agenti sono rimasti contusi. Al momento, hanno precisato, non si registrano feriti tra i manifestanti.

18:45 Incendiata filiale Unicredit.  E’ una filiale della banca Unicredit, e non un negozio, il locale andato completamente in fiamme al piano terra del palazzo in via Carducci 10 a Milano.    Dopo aver completamente spaccato le vetrine, i black bloc hanno lanciato più di una bomba carta all’interno dei locali, in quel momento vuoti, che sono completamente andati a fuoco dando vita a una alta colonna di fumo. La sede di Unicredit in fiamme e solo l’ultimo di una lunga serie di locali devastati dai manifestanti più violenti del corteo no expo che da via De Amicis fino a piazzale Cadorna hanno sostanzialmente rotto tutte le vetrine che hanno trovato, sia cha appartenessero a banche sia di qualsiasi tipo di negozio, appiccando il fuoco ad almeno tre auto solo nella zona all’incrocio con corso Magenta.

18:35 le parole del Questore “Gli scontri che sono stati provocati intorno alla zona di Cadorna erano dei tentativi di sviarci. I manifestanti violenti volevano che li inseguissimo lasciando sguarniti i presidi che impedivano loro di dirigersi verso il centro”. Lo ha detto all’ANSA il questore di Milano Luigi Savina che ha coordinato personalmente tutte le operazioni

18:33 La Scala blindata Piazza della Scala è completamente blindata dalla polizia e chiusa al traffico per la prima di Turandot, che questa sera al Piermarini inaugura Expo.Camionette e blindati della polizia sono posizionati a ogni via d’accesso alla piazza e transenne sono poste a delimitare il perimetro dell’area. Le forze dell’ordine consentono l’accesso alla piazza solo a chi è munito di biglietto e di pass per la rappresentazione e ai lavoratori del teatro.In attesa dell’apertura delle porte della Scala si discute degli scontri al corteo Noexpo

18:06 Diversi fermi Secondo quanto riferito dalla questura, nel corso degli scontri avvenuti durante il corteo No Expo, dei manifestanti che stavano lanciando molotov contro le forze dell’ordine o incendiando auto e danneggiando cose lungo la strada sono stati fermati. Al momento non è noto il numero delle persone portate in questura.

17:55 I milanesi già puliscono i danni Hanno già iniziato a ripulire e sistemare da soli, diversi titolari e dipendenti di bar e negozi danneggiati dall’azione dei black bloc. In zona Cadorna, in particolare, sui marciapiedi – con guanti e scope – stanno raccogliendo vetri e spazzatura, riposizionando i cestini dei rifiuti.

17:42 Maroni: Imbecilli in galera “Pieno sostegno alle forse dell’ordine che stanno fronteggiando a Milano la guerriglia urbana scatenata da imbecilli violenti che devono finire in galera”: così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni commenta su twitter quanto accaduto al corteo May Day-No Expo di Milano.

17:39 Pisapia: “Vanno puniti” Isolare, individuare, punire senza se e senza ma i delinquenti che stanno devastando Milano”: lo ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

17:32 I black bloc si cambiano abito  In via D’Arezzo, mentre le forze dell’ordine avanzano tra le macchine bruciate, quasi in piazza Pagano, tanti caschi, giacche e pantaloni neri testimoniano il fatto che molti dei black bloc si sono cambiati d’abito.

17:27 Caos alla stazione Cadorna. Vetrine di negozi e di banche sfondate, auto bruciate anche nella zona della stazione Cadorna dove è passato un gruppo di black block: la piazza è ancora blindata, tutte le strade di accesso al centro sono bloccate da cordoni e mezzi della polizia.

17:26 Due Molotov a Piazza Conciliazione  In piazza Conciliazione contro le forze dell’ordine sono state scagliate anche due molotov e sono state date alle fiamme altre auto. I tafferugli stanno interessando anche via Solari. Il corteo è stato frazionato e una parte è stata indirizzata verso viale Coni Zugna per cercare di fare fronte ”alle criticità”, come è stato spiegato dalle forze dell’ordine.

17:12 Auto in fiamme vicino chiesa. In via Caradosso, non distante da piazza Cadorna, dopo un tafferuglio con le forze dell’ordine molte auto sono in fiamme o danneggiate. Il fumo nero avvolge tutto nella strada, a due passi dalla Basilica di Santa Maria delle Grazie. L’aria è irrespirabile per via del fumo.

17:06 Molotov contro polizia I black bloc stanno lanciando molotov e bombe carta contro la polizia che sta avanzando in piazza Virgilio, a Milano, e le forze dell’ordine stanno rispondendo con decine di lacrimogeni che stanno facendo disperdere i manifestanti lungo le vie laterali.

17:01 Primo arresto. Con un’azione a sorpresa due agenti in borghese hanno bloccato un manifestante vestito di nero e dal volto coperto e lo hanno trascinato a forza tra i poliziotti in tenuta antisommossa. Uomini della Questura stanno parlamentando con alcuni esponenti della contestazione dato che è evidente che tra i vari gruppi di manifestanti non c’è accordo.

16:57 Ancora incendi Largo D’Ancona, il crocevia tra corso Magenta e via Carducci, nel centro di Milano, è praticamente isolato: auto sono in fiamme e due colonne di fumo nero salgono fin sopra i palazzi. Un barricata è in fiamme al centro di Corso Magenta. Parte del black bloc è stata dispersa, altri restano sul posto e lanciano oggetti contro le forze dell’ordine.

16:54 negozio in fiamme.  Una grossa colonna di fumo nero si è alzata da un palazzo a Milano a causa probabilmente di una bomba carta lanciata all’interno di un negozio al piano terra.

16:45 +++Corteo interrotto+++ Il mayday Parade, che era in corso a Milano, si è bruscamente interrotto. Gli scontri avvenuti nella zona di Cadorna hanno visto la reazione della polizia che ha lanciato una grande quantità di lacrimogeni. Impossibile, per i manifestanti che seguivano proseguire il corteo. La gente si sta disperdendo nelle vie laterali mentre la coda attende.

16:44 Auto in fiamme.  Ci sono anche macchine in fiamme in corso Magenta a Milano, dove è entrato in azione un gruppo di black bloc che sta devastando l’incrocio creando delle barricate con fioriere e cassonetti dell’immondizia.

16:41 Black bloc in azione. Tafferugli in corso Magenta durante il corteo: un centinaio di black bloc ha lanciato pietre e bottiglie in corso Magenta contro gli agenti disposti in un cordone. Le forze dell’ordine hanno risposto con un lancio di lacrimogeni disperdendo il blocco che intanto sta spaccando vetrine con mazze simili a quelle sequestrate nei giorni scorsi.

16:40 Ancora scontri. Al centro di Milano Sky Tg24 mostra immagini di auto in fiamme, lancio di petardi. Alta tensione e minacce ai reporter che tentano di filmare quanto sta accadendo.

16:18 Scontri cessati resta tensione La tensione in piazza Resistenza partigiana è momentaneamente calata ma ricresce ogni volta che davanti all’incrocio che porta verso il centro sfilano gruppi di black bloc, le ali più dure del movimento no global che sono distribuite lungo tutto il corteo. Una colonna di persone continua: mentre la testa del corteo si trova in zona sant’Ambrogio, la coda è ancora in corso di Porta Ticinese, a poche decine di metri da dove è partito il corteo. Al momento non si sono ripetuti tafferugli.

15:59 primi scontri. Polizia usa idranti. In piazza Resistenza partigiana sono stati lanciati oggetti e petardi contro le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa. La polizia sta utilizzando gli idranti per disperdere i manifestanti, che però non demordono.

15:25 I clown in testa al corteo. La testa del corteo del 1 maggio a Milano è guidata da una banda che suona ‘Bella ciao’ e da un gruppo di clown che ironizzano sul tema dell’esposizione e sulle polemiche che l’hanno interessata. Molte famiglie con bambini stanno sfilando nella parte iniziale accompagnati dalla musica della ‘Banda degli ottoni a scoppio’, che si è posizionata subito dietro lo striscione di apertura.    Il gruppo NoTav e gli antagonisti si trovano invece al centro del corteo e un gruppo di loro ha già iniziato a lasciare la propria firma sulle facciate dei palazzi e sulle vetrine delle banche incontrate sul percorso. Imponente il dispiegamento delle forze dell’ordine, che hanno bloccato le strade che costeggiano il corteo.

15:15 Lo striscione di apertura E’ aperto da un grande striscione con il logo di Expo e la scritta ‘debito cemento è precarietà’, il corteo No Expo Mayday Parade che si sta muovendo a Milano. La manifestazione di quest’anno è dedicata alle problematiche dell’alimentazione nel mondo e di conseguenza anche il corteo No Expo che la contesta con l’hashtag #NoExpo.

15:02 Via al Corteo. E’ partito, a Milano, il corteo internazionale del 1 maggio che quest’anno è dedicato alla tematica No-Expo nell’ambito della tradizionale Mayday Parade. Il corteo in realtà sta avviandosi a strappi, per permettere ai molti partecipanti in coda di allinearsi lungo Corso di porta Ticinese. Mentre la testa del corteo sta adesso raggiungendo l’incrocio con le colonne di S.Lorenzo, la coda e gran parte delle persone sono ancora concentrate in piazza XXIV Maggio.

14:49 Le strade deserte dove passerà il corteo. Sono pressoché deserte le vie che verranno percorse a breve dal corte dei No Expo, in partenza da Porta Ticinese in direzione di piazzale Cadorna e via Pagano dove è previsto l’approdo della manifestazione    A parte pochi bar aperti la città in questa zona presenta il tipico aspetto di una giornata festiva. La testa del corteo è costituita, prima della partenza, da una banda che sta suonando mentre gli ultimi manifestanti stanno arrivando alla spicciolata.     Lungo le vie che costeggiano il centro città ci sono diversi presidi delle forze dell’ordine

Le foto:

 

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