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No Green Pass Trieste: “Contagiati colpa dei cortei? No, colpa del sovraffollamento di classi e trasporti”

di Redazione Blitz |10 Novembre 2021 14:24

No Green Pass Trieste: "Contagiati colpa dei cortei? No, colpa del sovraffollamento di classi e trasporti" (foto Ansa)

“Non sono le manifestazioni all’aperto le prime cause dei focolai” bensì “i tagli alla sanità e alla medicina territoriale e la non risoluzione di problematiche basilari quali il sovraffollamento delle classi e dei trasporti”.

Questo quanto si legge in un comunicato del Coordinamento No Green Pass Trieste. Comunicato che arriva dopo i dati diffusi ieri dalla Regione in merito focolaio derivante da cortei e presidi no green pass che ha raggiunto oltre 200 contagiati, e dell’epilogo del corteo regionale di sabato scorso in piazza Unità a Trieste, organizzato dal Coordinamento.

Questa l’ultima teoria, se proprio vogliamo chiamarla teoria, dei manifestanti del Coordinamento No Green Pass Trieste. La triste verità è che invece i contagi, come detto dal Governatore del Friuli, sono aumentati dopo la manifestazione. Quindi per paradosso la manifestazione è stata proprio una dimostrazione che il Green Pass e le misure di distanziamento invece servono. I bus, d’altronde, trasportano lo stesso numero di persone da mesi. A Trieste e nel resto d’Italia.

Fedriga: “Per colpa delle manifestazione ora abbiamo il più grande cluster della storia dell’epidemia in Friuli Venezia Giulia”

“Per colpa delle manifestazioni” no Green pass a Trieste “abbiamo avuto il più grande cluster della storia della pandemia in Friuli Venezia Giulia“. Lo ha detto il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di Radio Punto Zero.

“Il problema di queste manifestazioni – ha aggiunto – non è solo il virus che si è diffuso tra alcuni partecipanti ma anche i messaggi deleteri che sono stati lanciati: perché non sono messaggi no Green pass, ma messaggi prettamente no vax”.

In arrivo la stretta ai cortei

Il Viminale sta così lavorando ad una circolare: stop alle manifestazioni nei luoghi più sensibili per le attività commerciali ed in quelli a rischio disordini. Una stretta che ha il pieno sostegno del capo dello Stato. “In queste ultime settimane – ha detto Sergio Mattarella – manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l’attacco recato al libero svolgersi delle attività. Accanto alle criticità per l’ordine pubblico, sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anticovid, hanno provocato un pericoloso incremento del contagio”.

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