No Tav. Ferrentino, il sindaco “mediatore”: passato al dialogo

Pubblicato il 28 Giugno 2011 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
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Antonio Ferrentino (Lapresse photo)

SUSA (TORINO) – Antonio Ferrentino, 57, da sette anni è sindaco di Sant’Antonio di Susa. Fino agli scontri del 2005 era lui che guidava il popolo No Tav, ha capeggiato la protesta e ha partecipato fra la gente alle barricate.

Poi ha cambiato vita e si è ritagliato un altro ruolo, quello del “mediatore”, del sindaco che vuole il dialogo e ha spinto per l’apertura dell’Osservatorio tecnico sulla linea Torino-Lione.

Ex pci e poi ex pd, Ferrentino è passato a Sinistra ecologia e libertà. In un’intervista al Corriere della Sera risponde  a chi gli rinfaccia di non stare più in mezzo alla gente: “Non mi metto a fare a botte con la polizia per partito preso. Ho molti buoni amici nei poliziotti”.

“Nel 2005 era diverso. C’era un progetto non condiviso. Il tunnel che vogliono scavare non serve. Si tratta di una galleria di sette chilometri che avrebbe dovuto fornire chiarimenti e dritte per costruire il tunnel di base. Peccato che il tunnel di base si farà a prescindere, è già stato deciso. Alla vigilia i No Tav hanno eretto posti di blocco. Un conto è la partecipazione, la difesa del territorio. Altro discorso sono i posti di blocco. Il mettersi contro lo Stato. Toni e modi sono stati sbagliati. Deve prevalere il dialogo”. E nel 2005? “La mobilitazione era organizzata e diretta da noi sindaci. Dalle istituzioni”.