No Tav, il gip non gli dà il permesso di andare dai genitori

MILANO, 9 MAR – Il gip di Torino ha respinto l'istanza di un giovane – sottoposto all'obbligo di dimora nell'ambito delle indagini sugli scontri avvenuti l'estate scorsa in Val di Susa – che aveva chiesto l'autorizzazione ''ad allontanarsi dal luogo in cui e' sottoposto alla misura cautelare'', ossia Milano, per andare a trovare i genitori a Limbiate, sempre nel Milanese. ''E' una decisione assurda'', hanno commentato i legali del giovane, gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, i quali ironicamente hanno aggiunto: ''Non sapevamo che i lavori del Tav arrivassero addirittura a lambire il comune di Limbiate''.

Il giovane, M.L., 26 anni era stato sottoposto a obbligo di dimora lo scorso 26 gennaio quando, tra le varie misure cautelari emesse dal gip di Torino, cinque avevano riguardato anche alcuni esponenti milanesi del 'movimento no tav', accusati a vario titolo di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento.

Nell'istanza i legali avevano spiegato che i genitori del giovane ''abitano a Limbiate e lo stesso si trova cosi' impossibilitato a recarsi a trovarli'' e avevano chiesto al gip di permettergli di arrivare fino a Limbiate ''nei termini che questo giudice riterra' piu' opportuni''. Richiesta 'bocciata' dal giudice.

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