No tav, a Milano blitz di studenti alla sede della Banca Intesa

MILANO – 'La valle non si arresta': e' uno degli striscioni esposti davanti alla sede milanese di Banca Intesa-San Paolo da un gruppo di circa 30 studenti del Coordinamento dei collettivi per chiedere ''liberta''' per i No Tav arrestati lo scorso 26 gennaio nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Torino per gli scontri in Val di Susa della scorsa estate.

Muniti di manifesti e striscioni, i giovani si sono presentati intorno alle 16.30 davanti alla sede di via Monte di Pieta' della banca, definita dai manifestanti ''tra i principali finanziatori'' dell'opera. Respinti dal personale dell'istituto, che ha chiuso il grande portone del civico 8, i manifestanti hanno esposto alcuni striscioni ('Solidali e complici con gli arrestati', 'Soldi a scuola e diritti, non alle grandi opere'), hanno tappezzato il muro dell'edificio di manifesti e tracciato alcune scritte con vernice spray.

Dopo aver acceso alcuni fumogeni e aver intralciato il traffico della piccola via alle spalle del Quadrilatero della Moda, nel centro del capoluogo lombardo, il gruppo si e' allontanato in corteo fino a infilarsi nella vicina stazione della metropolitana di largo Cairoli.

Durante l'azione, gli studenti hanno rilanciato i due appuntamenti del popolo No Tav per chiedere la liberazione degli arrestati: il corteo del 18 febbraio a Milano e quello nazionale del 25 febbraio in Val di Susa.

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