No Tav, Perino: "Prigione? Messa in conto, noi resistiamo"

CHIOMONTE (TORINO), 17 GIU – ''Abbiamo messo in conto anche la prigione, ma continuiamo a resistere''. Lo ha detto Alberto Perino, leader dei no-Tav, durante la conferenza stampa indetta dal movimento in seguito alle perquisizioni a carico di cinque indagati, tra cui lo stesso Perino, eseguite stamani dalla Digos di Torino.

Proprio durante la conferenza stampa Perino e' stato raggiunto da un ulteriore avviso di garanzia, relativo alla realizzazione della baracca all'autoporto di Susa (Torino) il 9 gennaio 2010. Con lui altre sette persone.

All'inizio della conferenza stampa, tenutasi al presidio No Tav della Maddalena di Chiomonte (Torino), Perino ha invitato i presenti (circa un centinaio di persone) a ''resistere, resistere e ancora resistere. Lo ha detto anche il procuratore Borrelli a Milano, ma a Torino e' reato. Quindi reitero il reato invitando tutti a venire sempre alla Maddalena a resistere, anche se io non dovessi esserci. Questo sito deve restare com'e' adesso''.

In piu' di un passaggio, Perino ha formulato l'invito al procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli, a prendere atto del suo invito.

Gestione cookie