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No Tav, Roma si prepara: 9 fermi. Sequestrati coltelli, fionde, catene..

di Emiliano Condò |19 Ottobre 2013 11:42

No Tav, pullman arrivano a Roma per il corteo

ROMA – Persone fermate, armi sequestrate e città blindata. Roma si prepara ad una giornata ad alta tensione, quella in cui nelle strade della Capitale sfileranno i No Tav.

E le premesse non sembrano essere delle migliori: sono infatti nove i fermati nella notte nei servizi di prevenzione in vista del corteo di sabato pomeriggio a Roma. Tra loro anche alcuni stranieri, aderenti a gruppi anarchici e persone arrivate da fuori Roma. Con i cinque di ieri sono in tutto 14 le persone sottoposte a fermo.

Le armi sequestrate. Le forze dell’ordine hanno sequestrato oggetti atti ad offendere e hanno eseguito ulteriori fermi dopo quelli di ieri. Le operazioni di prevenzione relativamente al corteo degli antagonisti in programma oggi si sono svolte nella notte.  La polizia ha sequestrato coltelli, catene, caschi, fionde, lacrimogeni, petardi e moschettoni. Oltre agli oggetti atti ad offendere, gli agenti hanno sequestrato anche passamontagna, bombolette spray e cappucci.

La città blindata.  Anche sabato Roma si è svegliata tra presidi e controlli delle forze dell’ordine in vista del corteo degli antagonisti, a cui partecipano anche i No Tav, che oggi pomeriggio attraverserà le strade della Capitale e per il quale si teme l’infiltrazione di black bloc in arrivo anche da altre parti d’Europa. Ieri sono stati fermati cinque di loro, di nazionalità francese, che potrebbero essere parte di un gruppo oppure di una componente trasversale di ‘professionisti del disordine’. Sorvegliati speciali da parte di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza sono le sedi dei ministeri, obiettivi dichiarati dell’ “assedio” da parte manifestanti.

Rafforzata anche oggi la vigilanza alle vie d’acceso al Viminale, Palazzo Chigi, Senato e Quirinale. Non si segnalano particolari disagi alla circolazione, sia in centro sia sulle strade consolari. Intanto a piazza San Giovanni, dove ieri si è conclusa la manifestazione dei sindacati di base, continuano ad arrivare pullman da ogni parte d’Italia, compresa la Val Di Susa. Numerose le tende da campeggio ai piedi della Basilica, dove i manifestanti hanno passato la notte tra striscioni, canti e cori contro il “potere”. Oggi si preparano a quello che loro stessi chiamano l’ “assedio”. Partiranno alle 14 proprio da San Giovanni per poi raggiungere Porta Pia, dove promettono di organizzare una “notte bianca del dissenso”. .

 

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