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No Tav Terzo Valico, scontri a Libarna e bosco di Moriassi: cariche e fumogeni

di Daniela Lauria |30 Luglio 2014 12:24

Sabato scorso la marcia dei No Tav a Chiomonte

ALESSANDRIA – Nuovi scontri sui cantieri dell’Alta Velocità: i No Tav resistono all’esproprio dei terreni sul Terzo Valico, tra Genova e Tortona, e la polizia carica col lancio di alcuni fumogeni per allontanarli. Le tensioni maggiori tra i boschi di Moriassi.

La protesta è cominciata all’alba di mercoledì mattina: un gruppo di manifestanti si è dato appuntamento a Serravalle e, con bandiere e striscioni No Tav, ha marciato fino a Libarna, dove era previsto il primo esproprio. Qui decine di manifestanti si sono schierati di fronte agli agenti. E’ volato qualche spintone, lacrimogeni, ma la situazione non è degenerata.

Il gruppo No Tav ha poi ripreso la sua marcia verso Arquata. Lungo la strada nel bosco di Moriassi di Serravalle i manifestanti hanno tirato su piccole barricate, delimitando il terreno con bandiere No Tav.

Nei giorni scorsi il movimento No Tav Terzo valico aveva lanciato un appello in Rete per richiamare i No Tav anche dalle altre Regioni.

Gli espropri del Terzo valico, scrivono i manifestanti sul loro blog

“Sono una grande patata bollente, considerata la determinazione dimostrata dai comitati nell’impedire che questo accada. Per aggirare l’ostacolo hanno offerto ai proprietari fino a cinque volte il prezzo di mercato dei loro terreni e delle loro case per raggiungere un accordo bonario e, si badi bene, lo hanno fatto con soldi pubblici che dovrebbero essere utilizzati per scopi più nobili”.

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