ROMA – Sono circa settemila i bambini veneti non vaccinati che non potranno entrare negli asili nido e nella scuole d’infanzie regionali. Il numero emerge nella sintesi dei dati elaborati dalle aziende sanitarie del Veneto che indicano, a inizio settembre, 3.113 bambini in età da asilo nido e altri 3.670, tra i 3 e i 6 anni, pronti per la scuola d’infanzia, per un totale di 6.783, a cui saranno impediti gli accessi ai servizi perché inadempienti alle disposizioni della ‘legge Lorenzin’ che dispone l’obbligatorietà del vaccino.
L’area con il più alto numero di inadempienti, nella fascia 0-6 anni, rileva ‘Il Gazzettino’, è quella che cade sotto l’ influenza dell’Usl 6 ‘Euganea’ con 1.377 casi. Segue la 2 della Marca Trevigiana con 1.373 bambini senza alcuna somministrazione vaccinale. E in ordine di numeri ci sono poi l’Usl 9 ‘Scaligera’ con 983, la 7 ‘Pedemontana’ con 826, la 8 ‘Berica’ con 777, la 3 ‘Serenissima’ con 747, l’1 ‘Dolomiti’ con 260, la 4 del ‘Veneto Orientale’ con 233 e la 5 ‘Polesana’ con 217.
Gemelline di Ivrea: fiaccolata di solidarietà no-vax
Restano fuori dalla materna, che non le ha ammesse perché non vaccinate, le gemelline di Ivrea. Con loro c’è la madre, Chiara, che da due giorni è in sciopero della fame. La donna ha trascorso la notte in auto, nei pressi del cancello dell’istituto privato, per poi tornare questa mattina con le bambine di tre anni. Per domani sera si sta organizzando una fiaccolata di solidarietà.
L’iniziativa è promossa dal Comitato Libera Scelta di Ivrea di cui la donna fa parte. L’appuntamento è per le ore 20 davanti ai cancelli dell’asilo. Alle bambine mancano alcune profilassi, come quella contro il morbillo. “Sono facoltative”, sostiene. “Applichiamo la legge 119 del 2017, la cosiddetta legge Lorenzin”, spiega l’avvocato Federica Ranieri che rappresenta la scuola. “Porterò avanti lo sciopero sino quando non verrà trovata una soluzione. Sino a quando le mie bambine non avranno il loro armadietto”, annuncia in un video su Facebook la madre delle gemelline. (fonte Ansa)