ROMA – Se nel comune di Torino la sindaca Appendino ha assicurato appena qualche giorno fa che nessun vigile della polizia municipale sarebbe stato impiegato per impedire a bambini non vaccinati di entrare a scuola, subito fuori le mura della città l’assicurazione non vale.
A Torre Pellice, comune della cintura metropolitana, nel primo giorno dopo le vacanze pasquali, due vigili si sono presentati di fronte ai cancelli della scuola per bloccare una bambina di quasi tre anni, i cui genitori rifiutano di sottoporla ai vaccini obbligatori.
“Ho capito subito perché erano lì, nostra figlia non è vaccinata e avevamo ricevuto la raccomandata che ci diceva che sarebbe stata espulsa” racconta Eros Giustetto, 45 anni, di Luserna San Giovanni, dove vive insieme alla figlia, alla compagna e altri due figli di lei. “Ci siamo presentati lo stesso, perché avremmo voluto farle finire l’anno scolastico. Ad agosto compirà tre anni, è sana come un pesce, non si ammala mai”. (Mariachiara Giacosa, La Repubblica)
La legge però è chiara: sono finite proroghe e dilazioni temporali, chi non è regolarmente vaccinato non può entrare in aula. Eros Giusetto però non demorde, fa parte di un gruppo no vax per la “libertà vaccinale” del Pinerolese, contrario ai vaccini esavalenti e altri che reputano inutili. La figlia potrebbe portarla negli asili steineriani dove non vige obbligatorietà. Di sicuro, se non gli mostrano la composizione di ogni medicinale lui la figlia non la farà toccare da nessuno.