‘Ndrangheta, processo “Crimine”: oltre 90 condanne e 34 assoluzioni

Pubblicato il 8 Marzo 2012 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

REGGIO CALABRIA – Oltre 90 condanne e 34 assoluzioni. Questa la sentenza del maxi processo “Il Crimine”, che vede alla sbarra 118 imputati con il rito ordinario davanti al gup di Reggio Calabria Giuseppe Minutoli. Oltre 1.600 anni di carcere sono stati chiesti dalla Direzione distrettuale antimafia.

Domenico Oppedisano considerato il capo Crimine della ‘ndrangheta, intesa nella sua struttura globale è stato condannato a dieci anni di carcere. Il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri nella sua requisitoria aveva chiesto per il capo dei capo 20 anni di carcere. Il Gup Giuseppe Minutoli ha inoltre condannato a diversi anni di carcere anche altri boss e gregari della ‘ndrangheta: Antonino Pesce, 6 anni (dieci anni la richiesta del pm), Rocco Lamari 8 (20 anni) Cosimo Giuseppe Leuzzi, 8 anni (20 anni) , Giovanni Alampi 8 anni (16 anni), Carmelo Costa, 7 anni (16). Una ventina invece le assoluzioni.

In tutto alla sbarra c’erano 120 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa e altro. Un processo scaturito dalla maxioperazione del 13 luglio 2010 in cui, sull’asse Reggio-Milano, furono tratti in arresto oltre trecento presunti affiliati. Secondo la ricostruzione del pool di investigatori coordinato dal pm Gratteri la ‘ndrangheta si sarebbe strutturata con un organo superiore, detto “Provincia”. Il procedimento “Crimine” può essere il maxiprocesso calabrese, storico come quel maxiprocesso che in Sicilia, sulla scorta delle indagini di Giovanni Falcone, si è celebrato circa 25 anni fa.