Noemi Durini, l'autopsia non chiarisce cause della morte. E neanche il quando... Noemi Durini, l'autopsia non chiarisce cause della morte. E neanche il quando...

Noemi Durini, l’autopsia non chiarisce cause della morte. E neanche il quando…

Noemi Durini, l'autopsia non chiarisce cause della morte. E neanche il quando...
Noemi Durini, l’autopsia non chiarisce cause della morte. E neanche il quando…

LECCE – Lesioni multiple sul collo e sulla testa procurate con diversi mezzi e nessun segno di colpo di pietra. Impossibile però identificare l’arma del delitto, il cadavere di Noemi Durini era già in stato di decomposizione tale che l’autopsia non è riuscita a stabilire con certezza né la causa della morte, né tantomeno quando è morta. Questo il responso dell’autopsia eseguita sul corpo della ragazza di 16 anni di Specchia, il cui omicidio è stato confessato dal fidanzato di 17 anni Lucio, che intanto è stato trasferito dal carcere di Bari al carcere minorile di Quartacciu, vicino Cagliari.

L’autopsia sul corpo infatti ha rivelato la presenza di lesioni, ma le alterazioni del cadavere in decomposizione per via degli insetti rendono il lavoro dei medici patologi più complicato, saranno quindi necessari esami istologici sui tessuti. Sul corpo non sono presenti segni di colpi di pietra.

Secondo le stesse fonti, i medici legali sono riusciti a ricostruire quanto è avvenuto il 3 settembre scorso, giorno della scomparsa e dell’uccisione della giovane. Sulla ricostruzione dei fatti, la Procura di Lecce ha imposto il riserbo per non influenzare ulteriori atti d’indagine.

Durante l’autopsia di Noemi sono stati anche eseguiti tamponi che saranno inviati al Ris di Roma. L’accertamento è stato disposto al fine di procedere a confronti con il Dna di persone che potrebbero aver avuto un contatto con la vittima o anche solo con il suo cadavere. Materiale per procedere a questo confronto sarebbe già in possesso degli investigatori.

Per questo motivo la famiglia della giovane vittima, oltre al medico legale che ha partecipato all’autopsia, Francesco Introna, ha nominato consulente la genetista forense romana Marina Baldi. Su eventuali complici che possano aver aiutato Lucio, il fidanzato e assassino reo-confesso della ragazza, la Procura ordinaria di Lecce ha indagato formalmente per sequestro di persona e occultamento di cadavere il padre di Lucio a casa del quale, nei giorni scorsi, i Ris hanno compiuto una minuziosa perquisizione.

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