Nonno stalker: a 81 anni molestava vedova 70enne per amore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2016 - 13:13 OLTRE 6 MESI FA
Nonno stalker: a 81 anni molestava vedova 70enne per amore

Nonno stalker: a 81 anni molestava vedova 70enne per amore

ROMA – Nonno stalker: a 81 anni molestava vedova 70enne per amore. E’ proprio vero che l’amore non ha età, purtroppo anche l’amore malato, quello che supera i limiti del patologico e del criminale. A Centocelle, popolare quartiere di Roma, galeotta  fu la passione per il liscio e la mazurka di due vedovi allegri ma non troppo, come si è visto.

Lui, 81 anni, è stato condotto a giudizio dopo la denuncia di lei, vedova di 70. Tampinamenti ossessivi, telefonici e fisici, molestie assortite, talvolta ha anche alzato le mani, bucato le ruote dell’auto. Fino a quando lei non ce l’ha fatta più di quell’amore esclusivo, possessivo, che esigeva un tributo insostenibile alla propria libertà.

Quando ha detto basta, l’anziano si è trasformato in nonno stalker. Finiti i pomeriggi e le serate danzanti al centro anziani, sono iniziati gli appostamenti sotto il balcone della riottosa Giulietta. Che non voleva credere che l’ex spasimante fosse arrivato a bucarle gli pneumatici: il gommista le ha mostrato i segni evidenti di un coltello, la donna ha capito.

Si ritroveranno solo in un’aula giudiziaria dove lo processeranno. Del resto nemmeno le ingiunzioni a star lontano dalla vecchia fiamma hanno funzionato. Pazzo d’amore e di gelosia, per non dire prepotente ed egoista, ha continuato a renderle la vita impossibile. Una deriva criminale, come racconta Adelaide Pierucci sul Messaggero.

L’anno orribile è il 2015. Il pensionato alternava telefonate anonime o minatorie agli appostamenti. «Mi hai fatto un bello scherzo – le diceva – presto ne avrai uno pure tu». Ma erano proprio le imboscate a far infuriare e terrorizzare la donna. Una volta era riuscito a rimanere sotto casa di lei per quattro giorni di fila. L’estate scorsa, sapendola in vacanza a Fiuggi con le amiche, aveva prenotato nell’albergo vicino per stare accanto a lei. Altre trappole le piazzava davanti all’asilo dei nipoti, nella lavanderia dove lei stirava per arrotondare la pensione e, soprattutto, nelle balere, dove temeva che si invaghisse di qualcuno. Fino al giorno in cui la strategia dell’anziano è cambiata e ha cominciato ad alzare le mani, a parlare di vendette e di morte. (Adelaide Pierucci, Il Messaggero)