Norina Matuozzo, la storia della donna uccisa davanti ai figli dal marito Salvatore Tamburrino Norina Matuozzo, la storia della donna uccisa davanti ai figli dal marito Salvatore Tamburrino

Norina Matuozzo, la storia della donna uccisa davanti ai figli dal marito Salvatore Tamburrino

La storia di Norina Matuozzo, uccisa a 34 anni a colpi di pistola davanti ai figli dal marito Salvatore Tamburrino nel marzo del 2019 a Melito, in provincia di Napoli. La storia di Norina viene raccontata nella nuova puntata di Amore Criminale, il programma condotto da Veronica Pivetti e in onda ogni giovedì sera su Rai Tre in prima serata.

Norina Matuozzo e il matrimonio con Salvatore Tamburrino in carcere

La storia di Norina Matuozzo comincia quando ha soli 18 anni, quando giovanissima e in cerca di una indipendenza economica inizia a lavorare in una fabbrica di jeans a Napoli. Una mattina, mentre aspetta l’autobus per recarsi al lavoro, conosce Salvatore Tamburrino, un ragazzo più grande di lei. Salvatore è considerato vicino a uno dei clan di Secondigliano e dopo sei mesi dall’inizio della relazione, Salvatore viene arrestato e trascorre 7 anni in carcere. Ma i due aspettano un bambino e si amano a tal punto che decidono di sposarsi lo stesso. La coppia celebra il matrimonio nel penitenziario dove è detenuto. 

Poi Salvatore esce dal carcere e per Norina comincia l’incubo

Quando Salvatore Tamburrino torna a casa conoscerà una figlia che non ha mai visto e potrà riabbracciare Norina. Ma è proprio ora che per lei comincia l’incubo tra le mura domestiche. Nel frattempo la coppia avrà un altro figlio. Però le cose, come spesso accade in questi casi di femminicidio, cominciano a precipitare giorno dopo giorno. Lui diventa geloso, possessivo, autoritario. Vuole che Norina non esca di casa da sola, che non si trucchi, che non si vesta bene. La fa uscire con delle felpe enormi per coprile i fianchi.

Norina vorrebbe anche ricominciare a lavorare, ma lui non vuole. Salvatore inoltre la picchia e la insulta davanti ai figli e la tradisce, anche con la vicina di casa che una sera entra in casa e dice a Norina: “Devi tenere a bada tuo marito”. La situazione così diventa talmente insostenibile che lei decide di lasciarlo. Così va a vivere dai genitori, portano con lei i figli. 

Norina Matuozzo viene uccisa da Salvatore Tamburrino

Passa qualche giorno e lui si presenta a casa dei genitori di Norina. “Se mi lasci o moriamo tutti o muori solo tu” le dice. Lei dice di non amarlo più. E a quel punto Salvatore la uccide. Tira fuori la pistola e spara a Norina che non fa in tempo a fare nulla. La colpisce al petto, poi scappa. In macchina fa diverse telefonate: “Che ho combinato! Che ho combinato! Mi hanno rovinato la vita…poveri figli miei…ho sparato a mia moglie”. Norina intanto è a terra, in una pozza di sangue con la madre che urla “l’ha uccisa, l’ha uccisa”. La figlia maggiore la trova lì, sul pavimento. 

La condanna di Salvatore Tamburrino

Salvatore Tamburrino ha però una strategia. Rivela al suo avvocato e alla forze dell’ordine tutto quello che sa sul clan di Secondigliano. La sua speranza è quella che questa collaborazione possa in qualche modo scontargli la pena per l’omicidio di Norina. Ma non sarà così perché il 3 marzo 2020 Salvatore viene condannato all’ergastolo nel processo con rito abbreviato. il reato è quello di omicidio volontario dalla premeditazione, dal vincolo sentimentale con la vittima, dalla presenza di figli minori e dai maltrattamenti. Viene inoltre condannato per possesso illegale di arma clandestina, la revolver Ruger calibro 357 magnum con cui ha ucciso Norina Matuozzo.

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