Norman Atlantic: 3 ipotesi per l’incendio. Stiva con carico irregolare o…

Norman Atlantic (foto Ansa)
Norman Atlantic (foto Ansa)

BARI – Certificazioni “non conformi” e carico irregolare nella stiva: da questi 2 punti è partita l’inchiesta congiunta dalle Procure di Bari e Brindisi per scoprire che cosa abbia provocato l’incendio a bordo del Norman Atlantic. Ma soltanto un’ispezione e una perizia sulla nave potranno dare risposte ai molti interrogativi ancora aperti.

Per ora l’ipotesi più probabile è che sia stato un guasto elettrico a provocare l’incendio. L’altra pista ipotizza una scintilla provocata casualmente dallo sfregamento del tetto di un camion con il soffitto del garage. Poi c’è la terza pista: quella che ipotizza che dentro al garage, malgrado i divieti, ci fosse qualcuno. Dentro al garage poi le fiamme si sono alimentate anche grazie alla presenza di almeno quattro autobotti cariche di olii vegetali e altri camion riempiti di materiale ad alta combustione.

Poi c’è il giallo sull’allarme. Secondo alcuni passeggeri l’allarme non sarebbe stato lanciato in tempo. In molti hanno raccontato di esser stati svegliati dal fumo e di aver sentito l’allarme solo successivamente.

Il ritardo nei soccorsi – spiegano Erika Dellacasa e Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera – e nel soccorso delle persone potrebbe infatti essere stato causato dal fatto che non tutte le imbarcazioni di salvataggio sono state utilizzate. Sul Norman Atlantic c’è n’erano di due tipi: lance e zattere. Al momento gli esperti escludono che un eventuale blackout possa aver ritardato l’evacuazione, visto che il sistema prevede lo sganciamento meccanico e quello manuale. E dunque si dovrà scoprire chi, a bordo, abbia coordinato questa operazione.
L’ammiraglio Nicola Carlone, capo reparto sicurezza della navigazione del ministero dei Trasporti, esclude che le certificazioni del traghetto fossero irregolari. Conferma le sei contestazioni fatte il 19 dicembre scorso da un ispettore dell’organismo internazionale «Paris Mou», ma spiega: «Due sono state immediatamente risolte e per le altre quattro erano stati concessi 14 giorni per mettersi in regola, perché si trattava di problemi che nulla avevano a che fare con la sicurezza. La nave era pienamente efficiente, rispondeva a tutti i requisiti».

(Foto LaPresse)

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