Novara, il caso del marito condannato a 2 mesi per aver mandato troppi messaggi alla moglie

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2021 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA
Novara, il caso del marito condannato a 2 mesi per aver mandato troppi messaggi alla moglie

Novara, il caso del marito condannato a 2 mesi per aver mandato troppi messaggi alla moglie FOTO ARCHIVIO ANSA

Un marito che ha mandato troppi messaggi fastidiosi alla moglie, dalla quale si stava separando, è stato condannato per l’eccessiva “petulanza” a due mesi di arresto. Il caso, chiuso da una sentenza della Cassazione, riguarda un quarantanovenne residente in provincia di Novara.

Il marito e i messaggi alla moglie: non è stalking

L’uomo è scagionato dall’accusa di stalking perché, secondo i giudici, non fu quel genere di contatto a causare “ansia e timore” alla moglie. Resta però il reato di “disturbo alle persone”, caratterizzato dalla “petulanza” dei messaggi. Fu la Corte d’appello di Torino, nel 2020, a fornire questa lettura. “Insistendo più volte sul carattere molesto del continuo invio di messaggi, ammesso dallo stesso imputato, non rassegnatosi alla fine del matrimonio con la donna, e quindi sull’indubbia volontaria petulanza degli stessi”.

La condanna

I giudici della Cassazione nella sentenza, hanno ricordato che per “petulanza”, in giurisprudenza, si intende “un modo di agire pressante e indiscreto”. Oppure “un atteggiamento di arrogante invadenza e di intromissione continua e inopportuna nella altrui sfera di libertà”.  La moglie, nel corso della causa, ha prodotto la lunga strisciata degli screenshot dei messaggi. E se è vero che in alcuni casi gli rispondeva per le rime, senza risparmiare gli insulti, è altrettanto vero – secondo i giudici – che si trattava di una semplice “reazione al comportamento del marito”.