Giallo di Novara, Simona Melchionda uccisa da un colpo di pistola alla fronte: l’autopsia conferma le parole di Sainaghi

Uccisa con un colpo di pistola alla fronte, da distanza ravvicinata: così è morta Simona Melchionda, la ragazza di Oleggio, nel novarese, assassinata dal suo ex. E’ durata quasi quattro ore l’autopsia sul suo corpo eseguita da Emanuela Agosta dell’Istituto di medicina legale dell’Asl di Novara. Non sarebbero emerse novità sostanziali, rispetto a quanto ricostruito finora.

I riscontri autoptici confermerebbero quello che ha raccontato, nella sua confessione il carabiniere Luca Sainaghi. Tuttavia, c’è un’altra affermazione del militare che, stando a una prima valutazione, potrebbe non aver trovato riscontro nell’autopsia: ovvero, che lo sparo sarebbe partito accidentalmente, in seguito a un brusco movimento di Simona. E’ stata questa, infatti, la dichiarazione di Sainaghi al Gip che lo ha interrogato, martedì, in occasione della convalida dell’arresto. Una tesi difensiva che per gli inquirenti non troverebbe riscontro alcuno.

Il corpo della ragazza non è stato ancora messo a disposizione dei familiari: domani mattina sono previsti ulteriori accertamenti. E’ possibile che i funerali possano essere celebrati lunedì: il sindaco di Oleggio, Massimo Marcassa, ha già preannunciato che dichiarerà il lutto cittadino.

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