Nubifragio a Messina: in 70mila senza luce

MESSINA, 9 NOV – Un nubifragio durato oltre otto ore, scemato in una pioggia piu' leggera, ha fatto tornare l'incubo dell'alluvione del 2009 con 37 morti, facendo alzare il lvello di attenzione al massimo per tutta la giornata a Messina e nella provincia. Il maltempo ha imperversato sulla costa jonica fino a Catania poi nel pomeriggio si e' spostato verso il centro toccando Enna che per un black out elettrico e' rimasta al buio per alcune ore.

Nel messinese circa 70 mila persone sono rimaste senza energia elttrica a causa del maltempo che ha provocato problemi alle centraline e alle linee dell'alta tensione: ventimila clienti Enel, solo nel centro di Messina, sono rimasti per circa due ore senza elettricita'. Poco a poco i problemi sono stati risolti anche se nella parte orientale della Sicilia, tra Gaggi, Taormiane Letojanni, alcune migliaia di persone non hanno luce in casa.

Mentre l'eco della tragedia ligure non si e' ancora affievolita il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, stamattina, dopo ore forte pioggia, ha ordinato alle scuole di non far uscire gli studenti. L'allarme e' rientrato dopo l'orario di chiusura delle scuole e ragazzi e bambini sono tornati nelle proprie case. ''Domani gli studenti potranno andare a scuola perche' le condizioni meteo miglioreranno – ha detto Buzzanca -. La citta' ha retto bene nonostante sia piovuto moltissimo, non ci sono stati grandi problemi. Tutto i servizi di emergenza e allerta hanno funzionato bene. Anche la costante pulizia dei tombini ha evitato maggiori problemi nelle strade e un innalzamento pericoloso dell'acqua''.

Nella provincia invece sono esondati i torrenti Letojanni, Divieto e Racinazzi, frane e detriti hanno costretto l'Anas a chiudere alcuni tratti di strade statali, venti abitazioni sono rimaste isolate a Gaggi, mentre fango e pietre per l'esondazione del torrente Beatrice hanno invaso le strade di Calatabiano (Ct). Per precauzione e' stato chiuso il casello di Fiumefreddo dell'autostrada Catania-Messina. Sempre a Fiumefreddo si e' allagata la stazione ferroviaria e le Fs hanno interrotto la circolazione dei convogli tra Giarre e Alcantara.

E oggi e' tornata la paura nel villaggio di Giampilieri e nel comune di Scaletta Zanclea, dove vi furono gran parte delle vittime del 2009, con il suono delle sirene di allarme.

''Siamo spaventati perche' piove a dirotto. Stiamo rivivendo i terribili momenti dell'alluvione di due anni fa'', dice Pippo Pagliuca presidente del comitato di cittadini di Scaletta Zanclea. ''Abbiamo paura anche perche' – prosegue – i lavori di messa in sicurezza del territorio sono proseguiti molto a rilento e in pratica al torrente Racinazzi dove ci sono stati piu' morti nel 2009 si e' fatto poco o niente. Il Governo non ci ha fatto arrivare i fondi promessi e ora quando piove dobbiamo vivere nel terrore. Spero non aspettino un'altra tragedia prima di intervenire''.

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