Nubifragio a Roma, l'Anci: "Difficile prevenire se mancano i fondi"

ROMA, 20 OTT – ''Con davanti agli occhi le immagini della capitale messa in ginocchio dall'ondata di maltempo, credo che non sia questo il momento di dedicarsi al gioco del rimpallo delle responsabilita'''. Lo afferma Roberto Reggi, vice presidente ANCI con la delega alla Protezione Civile, secondo il quale ''un evento meteorologico di portata assolutamente fuori dalla norma merita interventi immediati piu' che polemiche''.

''Ma proprio sul versante degli interventi – sottolinea – non si puo' tacere che i fondi dei Comuni per la prevenzione del dissesto idrogeologico sono stati purtroppo tagliati, negli anni, mettendo in seria difficolta' le amministrazioni locali. Come ANCI – prosegue – abbiamo piu' volte segnalato il problema, reclamando maggiore attenzione alla questione, ma l'unica volta che siamo stati ascoltati fu all'indomani della tragedia di Messina del 2009 quando vennero stanziati, una tantum, fondi specifici. E in questa situazione, fare prevenzione e' difficile, se non impossibile''.

''Altra questione che merita attenzione – aggiunge – e' la necessita' che venga dichiarato lo stato di calamita' naturale. Solo in questo modo il Comune coinvolto, in questo caso Roma capitale, potra' impegnare fondi e coinvolgere i privati per un rapido ritorno alla normalita'. Senza che sia riconosciuto lo stato di calamita' naturale, infatti – conclude Reggi – tutte le somme impegnate dal Comune su questo fronte ricadrebbero drammaticamente sotto la tagliola delle ferree regole del patto di stabilita', mettendo in ginocchio la citta'''.

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