Nubifragio Campania: fiumi esondati, in mille lasciano casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2015 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA
Nubifragio Campania: fiumi esondati, in mille lasciano casa

Nubifragio Campania: fiumi esondati, in mille lasciano casa

BENEVENTO – Fiumi esondati, mille persone costrette a lasciare casa, acqua e fango ovunque. E’ stata una lunga notte di paura per i cittadini, ma anche per gli uomini della protezione civile, in tutta la provincia di Benevento per il ritorno di fortissimi piogge dopo i nubifragi della settimana scorsa. Il fiume Calore, costantemente monitorato in più punti, nel corso della notte è esondato in alcuni tratti, allagando le zone più basse della città di Benevento, località Pantano e Ponte Valentino. Due delle aree già colpite dall’alluvione per le quali il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, aveva invitato i residenti ad abbandonare per la notte le abitazioni o a dormire ai piani più in alto.

Lunedì sera sotto una vera e propria bomba d’acqua sono finite le aree del Fortore e dell’Alto Tammaro dove l’acqua ha messo in ginocchio interi paesi, alcuni dei quali sono rimasti isolati, come Castelpagano, Colle Sannita e Pesco Sannita. Da martedì mattina in tutto il Sannio sono riprese abbondanti piogge. Il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha annunciato l’arrivo di un centinaio di uomini in più per far fronte alla situazione.

Forti temporali anche a Napoli con allagamenti, disagi e decine di richieste di intervento ai vigili del fuoco. Le zone di Castellammare di Stabia, dove è esondato in alcuni punti il fiume Sarno, e del Nolano sono quelle più critiche. Una persona che era rimasta bloccata in un’abitazione, in via Ripuaria a Castellammare, è stata tratta in salvo dai vigili del fuoco. Oltre cinquanta richieste di aiuto cui deve far fronte la sala operativa del 115 a Napoli. Nel capoluogo, traffico mattutino in tilt a causa della pioggia con lunghe code nella zona ospedaliera, ai Colli Aminei e verso il centro.

Intanto a Benevento la Procura ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, dopo l’alluvione che ha sconvolto giovedì scorso il capoluogo e gran parte della provincia. Si ipotizza il reato di inondazione colposa. È stato già nominato un perito che effettuerà sopralluoghi anche nell’area della diga di Campolattaro perché si sospetta che l’impianto non sia stato fatto funzionare in maniera regolare. Intanto la Regione Campania ha riconosciuto lo stato di emergenza per le zone colpite dall’alluvione.