Nuove Br, Cassazione conferma pene ridotte: “Non avevano finalità terroristiche”

ROMA – Pene ridotte per le Nuove Brigate Rosse: la corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’assise d’appello di Milano del 28 maggio scorso a carico di 11 persone. La motivazione? I neobrigatisti, accusati di avere in preparazione un attentato al giuslavorista e parlamentare Pietro Ichino, facevano parte, secondo la Cassazione, di “un’associazione sovversiva ma senza finalità di terrorismo”.

La Suprema corte ha così dichiarato inammissibile sia i ricorsi presentati dagli imputati, sia quello della Procura generale di Milano, che chiedeva pene più alte e il riconoscimento della finalità di terrorismo.

Le pene con lo ‘sconto’ ammontano a 11 anni di reclusione per Bortolato, due anni e due mesi per Caprio, 9 anni per Davanzo, cinque anni e tre mesi per Gaeta, otto anni per Ghirardi, undici anni e sei mesi per Latino, due anni e due mesi per Mazzamauro, due anni e due mesi per Rotondi, due anni e quattro mesi per Scantamburlo, dieci anni per Sisi, assolto invece Scivoli, sette anni per Toschi.

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