Nuove restrizioni anti-Covid? Venerdì il Cdm per valutare le nuove misure

Si è conclusa a Palazzo Chigi la riunione tra i rappresentanti del governo e quelli del Comitato tecnico-scientifico sull’emergenza Covid. Questo il calendario: giovedì saranno esaminati nuovi dati sulla diffusione del contagio e approfondimenti condotti con le Regioni e le Province autonome; venerdì il Consiglio dei ministri potrà valutare l’adozione di eventuali misure.

Quindi venerdì si deciderà se prendere ulteriori misure restrittive per contrastare l’aumento dei contagi.

Nuovo lockdown in arrivo? ISS: “Per rallentare le varianti servono misure più severe”

“Rallentare le varianti è possibile solo con misure più severe in quanto ‘potrebbero avere un impatto rilevante’‘. Lo indica l‘Istituto Superiore di Sanità nel presentare i risultati dell’indagine sulle varianti condotta il 18 febbraio . Quindi nuovo lockdown in arrivo?

“Considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese, si raccomanda – si legge nel documento – di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione delle varianti, rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.

Nuovo lockdown in arrivo? Crisanti: “Con 30mila casi al giorno bisognerà chiudere”

Par Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia a Padova, l’ipotesi di weekend rossi come a Natale e inasprimento delle misure per tutte le zone “è la direzione giusta ma va intrapresa con urgenza. La settimana prossima sarà cruciale: se il contagio supererà i 30mila casi al giorno bisognerà chiudere tutto”.

Lo dice intervistato dalla Stampa. Solo la zona rossa può arginare la variante inglese?

“In Inghilterra misure simili sono state sufficienti, ma è molto importante che vengano seguite da tutti”, risponde. “Sono mesi che chiedo di contenere la variante inglese ma non mi hanno dato retta. Avremmo evitato tanti morti e questo mi rattrista”, sottolinea. A Mario Draghi Crisanti suggerisce “di copiare la Nuova Zelanda: appena si presentano nuovi focolai circoscrivere, chiudere, tamponare e vaccinare a tappeto. È il modo migliore per salvaguardare l’economia”.

Con la vaccinazione serviranno ancora i tamponi? “I molecolari sì, mentre gli antigenici hanno dei limiti – replica -. Ammesso che tra un anno tutti gli italiani siano vaccinati, restano due incognite: la durata dell’immunità e le nuove varianti che potrebbero superare i vaccini. Bisogna prepararsi a questi scenari”. Sullo Sputnik “sulla carta è un vaccino sensato, ma bisogna essere prudenti e aspettare l’Ema. Il problema probabilmente è che i russi hanno fatto sperimentazioni poco ortodosse e temono di prestarsi a delle critiche nel pubblicarle”.

 

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