Il nuovo business della criminalità organizzata in Italia: rubare i farmaci negli ospedali

Il nuovo business della criminalità organizzata in Italia: rubare i farmaci negli ospedali
Il nuovo business della criminalità organizzata in Italia: rubare i farmaci negli ospedali

ROMA – Dalla Grecia a Putignano, è il nuovo business del crimine, della malavita organizzata, della mafia: rubare farmaci negli ospedali, soprattutto quelli costosi, soprattutto gli anti tumorali, per poi rivenderlo nel mercato nero, nel mercato clandestino, nei paesi dell’est, dalla Moldavia all’Ucraina.

L’ultimo colpo, in ordine di tempo, è quello a Putignano dove sono stati trafugati alcuni scatoloni di farmaci dall’Asl locale. Tutto di corsa, prima dell’arrivo della polizia. Il bottino, misero in confronto agli altri colpi, infatti è stato solo di 20mila euro. Ma il business ormai è consolidato in Italia, a parlare sono i numeri: in sette anni, da Nord a Sud, di furti, come riporta il Messaggero “se ne contano circa una sessantina ma il 70% è concentrato nei dodici mesi dell’anno passato”.

La mappa è completa: colpo da 100mila euro al Rummo di Benevento, da 800mila a Brindisi, 300mila a Chieti, 700mila al Carlo Poma di Mantova. Nella classifica regionale dei furti la Campania è al primo posto, segue la Puglia.

I ricercatori Michele Riccardi, Marco Dugato e  Marcello Polizzotti sono tra i primi ad aver studiato il fenomeno. “Chi compie questi furti sa esattamente quali confezioni prendere, dove sono stoccate, come conservarle e dove piazzarle anche all’estero – fa sapere Riccardi, intervistato dal Messaggero -. Certo è che le bande hanno a disposizione anche fondi per corrompere. Si tratta di criminalità ben organizzata e non solo italiana”

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