Medici, sanitari, dipendenti pubblici, per tutti loro obbligo di vaccino anti-Covid? Al momento no, non c’è obbligo di vaccino e quindi si sceglie se vaccinarsi o no. Nelle Rsa c’è però già un consistente livello di rifiuto al vaccino, almeno per il momento prevale il pensiero: “Non mi vaccino subito per primo”. Qualcosa del genere anche tra gli infermieri.
Questo allora fa sorgere un problema: per operatori della sanità e pubblici dipendenti, obbligo o no? “Noi ci proviamo col volontario”, dice il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in una intervista a La Stampa. Il concetto è semplice, niente obbligo di vaccino se la percentuale dei vaccinati è alta.
Ma se la percentuale è bassa obbligo di vaccino?
Cosa accade se ci troviamo a luglio e ad agosto con il 40% di vaccinati, quindi troppo pochi? Ci troveremmo con la certezza di non arrivare a settembre-ottobre alla soglia del 70% e quindi saremmo il Paese meno vaccinato di Europa. Fanalino di coda tra i vaccinati vuol dire anche essere visti come “appestati” e quindi niente scambi, niente mercato, niente di niente con la conseguenza di ripercussioni economiche.
A quel punto allora l’obbligo di vaccino sarà fondamentale, ma sarà anche troppo tardi forse. Ecco perché occorre che una decisione venga presa prima che si arrivi in estate con la forte possibilità che a vaccinarsi contro il Covid non sia stato neanche un italiano su due.
Obbligo se non si vaccinano i due terzi degli italiani
Sileri ci tiene a precisare che “al momento non è prevista alcuna obbligatorietà”. Ma poi puntualizza che “Se nei prossimi mesi la campagna non dovesse raggiungere i due terzi della popolazione, allora si dovrebbero prendere delle contromisure. Tra queste, c’è l’obbligatorietà. Ma non è un problema attuale. Sono fiducioso”.
Quindi al momento niente obbligo di vaccino, come sempre dipenderà dagli italiani, dai cittadini tutti insomma. Vaccino obbligatorio solo se non ci si vaccina prima, forse sarebbe stato meglio deciderlo subito.
Ma c’è il piano b, ovvero il “passaporto sanitario”. Non ti vuoi vaccinare? Va bene, esci di casa solo per fare la spesa. Vuoi andare al cinema, al teatro, in viaggio? Devi esserti vaccinato, altrimenti resti a casa. Una sorta di lockdown al contrario, ma vale sempre il solito discorso: si è in grado di controllare tutto e tutti? (Fonti Ansa e La Stampa).