Cronache hanno registrato e narrato di una offerta di lavoro resa pubblica in quel di Campania, Napoli per l’esattezza. Le cronache hanno registrato e narrato la singolare, inaccettabile, incivile e in fondo non si sa se più cafona o indecente, richiesta di invio di “foto in costume da bagno o similare” da parte delle aspiranti a quel lavoro. Meno le cronache hanno narrato e registrato altro e in fondo di più di quella richiesta “prova costume”.
Lavoro?
La paga offerta racconta Massimo Gramellini sul Corriere della Sera è di cinque euro l’ora. Cinque euro l’ora, circa la metà di quanto viene pagata e vale sul mercato un’ora di lavoro del rispettabile lavoro di una colf. Cinque euro l’ora che è la risultante della divisione dei 500 euro al mese di paga complessiva divisi per 24 ore a settimana per ovviamente quattro settimane e quel che avanza per completare il mese. Lavoro, davvero è lavoro a cinque euro l’ora? Quale sia la parola giusta per definire una simile transazione e condizione economico-sociale difficile dire, di certo lavoro non è quella giusta.
Receptionist?
Alle ragazze (età massima 30 anni, oltre sei fuori) viene richiesto inglese fluente. Se assunte (a 500 al mese assunte si fa per dire) devono infatti garantire in front-desk di “prestigioso conglomerato di uffici”. Ma cinque euro l’ora, anzi di più, costa chi gli uffici e gli edifici che li ospitano li spazza e pulisce (a meno che non li si paghi a nero). Cinque euro l’ora è forse, quando li prende, la paga del bracciante/schiavo nelle campagne. Cinque euro l’ora è dunque il valore di mercato che la ditta dell’inserzione assegna al doppio lavoro di ragazza da arredo e assistente al pubblico.
La foto in costume, in fondo il meno
Successive cronache registrano come la ditta dell’inserzione cercasi receptionist abbia riconosciuto l’inopportunità della richiesta della foto “in costume o similare” come precondizione e parametro di giudizio. Resipiscenza dopo distrazione o lacrime di coccodrillo? Comunque il fammi vedere in foto come sei fatta e poi ti dico è in questa vicenda in fondo il meno. Il più e il peggio è che una paga da schiavi venga offerta come una retribuzione da lavoro.