Olbia. Vendeva in rete i dati degli automobilisti

ROMA- Rischierebbe fino a 5 anni di carcere se l’accusa venisse confermata: vendita online dei dati degli automobilisti. Secondo quanto scrive Massimo Sideri sul Corriere della Sera il protagonista di questa storia si chiama “Fabio Petta, 40 anni”.

E’ stato arrestato ad Olbia, ricostruisce il giornale,  da parte degli investigatori del Cnapic (Centro nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche).

Ecco come avrebbe lavorato a quella che potrebbe rivelarsi una truffa online: “il software UrbanPra che veniva spammato liberamente in rete – tanto da essergli costato, già prima dell’arresto, anche una denuncia da parte del Garante della Privacy — permetteva di accedere in maniera illecita al Pra, la banca dati dell’Aci. Con 49 euro si potevano avere le informazioni del proprietario di un’automobile partendo dal numero di targa: nome, cognome, indirizzo, residenza. Il sospetto degli investigatori è che queste informazioni venissero usate anche per il commercio delle identità digitali (…) Per incassare Petta usava un meccanismo ormai oliato dai truffatori della rete e cioè la ricarica di varie carte PostePay, collegate a generalità false, che poi venivano usate per fare acquisti”, spiega il Corriere della Sera.

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