Olbia, i pastori sardi non si fermano: blitz al porto, bloccati i carichi di carne

Il Movimento Pastori sardi l’8 ottobre ha preso d’assedio il porto di Olbia, bloccando i tir sbarcati sulle banchine per controllare i carichi di carne.

Dopo aver bloccato gli aeroporti e le principali strade della Sardegna durante l’estate, non si placa dunque la protesta dei pastori che denunciano lo stato di crisi profonda dell’agropastorizia isolana, aggravata (secondo l’accusa del leader del Movimento Felice Floris) dall’immissione sul mercato sardo di animali, provenienti dall’estero, che vengono venduti come prodotti locali: ”Vogliamo far sapere a tutti come vengono truffati i consumatori. Le carni vengono portate da diverse parti dell’Europa e magicamente, dopo il macello, diventano carni sarde”.

Floris ha guidato un gruppo di circa 500 manifestanti che hanno bloccato tutti i camion giunti a Olbia. I pastori hanno aperto alcuni container che trasportano carne macellata e circondato i tir che trasportavano maiali e vitelli. E si sono vissuti momenti di tensione dopo l’apertura di un camion frigo da quale è fuoriuscito un acre odore dalla carne macellata e già selezionata diretta alla lavorazione in uno stabilimento del centro Sardegna.

Floris ha spiegato: ”Utilizzano il nostro valore aggiunto, la nostra tradizione e arrivano così a produrre i nostri prosciutti, nostre salsicce, pancette, utilizzando, però, carne non sarda, che addirittura arriva già sezionata”.

Dopo la protesta, sono arrivati in banchina i carabinieri del Nas che hanno sequestrato il tir sospettato di trasportare carne avariata. E’ stato scortato fino a un capannone della zona industriale dove, in un’area sterile, sono stati fatti i prelievi per accertare la qualità della carne. Le analisi sulla merce verranno fatte nell’Istituto Zooprofilattico di Sassari e i risultati si avranno tra un paio di giorni.

L’intervento dei Nas ha di fatto tranquillizzato gli animi tra i pastori che dopo 12 ore di assedio hanno smobilitato il presidio nel porto dell’Isola Bianca, anche se la loro protesta non si fermerà: per il 19 ottobre sono di nuovo annunciati in massa a Cagliari. Questa volta l’intenzione è quella di paralizzare il traffico nel centro città.

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