Olbia, prostituzione: sequestrato il night club “Sweet memory”

Andrea Andrei*
Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

Il night "Sweet memory" di Olbia

Attività illecite e prostituzione. Il quartier generale di Fernando Magliocchetti era lo “Sweet memory”, il night club di via Verga, a Olbia. Un locale che per la legge era un circolo culturale, nato con l’intenzione di «prevenire situazioni di disagio e solitudine», ma che in realtà era il luogo nel quale passava gran parte del mercato del sesso in Gallura. Bastava un innocente invito: «Andiamo a cena?», e le ragazze, dopo uno spettacolo di lap dance, elargivano ai clienti prestazioni sessuali che venivano retribuite profumatamente, a volte anche 1200 euro. Ma ultimamente fra gli abituali visitatori del night c’erano anche i carabinieri, che sono così riusciti a smascherare il traffico di prostituzione che il proprietario del locale portava avanti indisturbato da anni.

Così è scattata l’operazione “Cena”, che i militari hanno portato a termine sequestrando i beni di Fernando Magliocchetti, il quale oltre allo “Sweet memory” possedeva anche ville e terreni, per un valore totale di circa un milione e mezzo di euro. Tutto, naturalmente, acquisito con attività illecite. Il Tribunale di Tempio vorrebbe confiscare tutto il tesoro di Magliocchetti, seguendo il sistema che viene adottato per il congelamento dei beni mafiosi.

Le indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Elisa Calligaris, si sono concentrate sugli ultimi dieci anni di attività di Magliocchetti che, oltre ad essere noto già da tempo alle forze dell’ordine per storie riguardanti prostituzione e immigrazione clandestina, dichiarava al fisco di essere quasi nullatenente.

Un vero e proprio impero, quello di Magliocchetti, nato negli anni Ottanta con l’apertura del primo night, lo “Studio pub 21”, e crollato con l’ordinanza di sequestro preventivo firmata dal presidente del Tribunale di Tempio, Gemma Cucca.

Le indagini che hanno portato alla scoperta del regno della trasgressione sono iniziate quasi per caso, quando il 16 giugno 2009 fu ritrovato il cadavere di una ragazza ucraina sul fondo della piscina di una villa di Porto Rotondo. Scavando nella vita della giovane (che, come si è poi accertato, è morta per un incidente), gli inquirenti hanno scoperto che la ragazza lavorava in un night. Da lì è emerso il giro di affari, illecito, di Magliocchetti.

*Scuola di Giornalismo Luiss

[gmap]