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Omicidi senza movente: Stazzi infermiere e serial killer?

di admin |28 Novembre 2011 15:11

ROMA – Non c’e’ alcun movente preciso dietro gli omicidi di Angelo Stazzi, l”Angelo della morte’, l’infermiere accusato di aver ucciso sette persone a Roma, tutti anziani tra i 70 e i 90 anni, somministrando loro dosi eccessive di insulina. Tramonta definitivamente l’ipotesi di un movente legato al denaro.

Durante le indagini sull’omicidio di Maria Teresa Dell’Unto – di cui e’ accusato lo stesso Stazzi e per il quale iniziera’ il processo il 15 dicembre – gli investigatori si sono concentrati su una serie di decessi avvenuti in dieci mesi nel 2009 nella casa di riposo Villa Alex, dove lavorava Stazzi.

Puntava al ‘delitto perfetto’, Angelo Stazzi, accusato dell’omicidio di sette anziani tra i settanta e i novanta anni ai quali ha somministrato dosi eccessive di insulina nella casa di cura Villa Alex, a Tivoli, dove aveva lavorato nel 2009. Stazzi, infatti, sapeva che il tasso di insulina nel sangue, che nei casi delle sue vittime arrivava a circa cinquanta volte il valore normale, non era piu’ rilevabile nei corpi delle sue vittime, una volta morte.

Gli investigatori della sezione Cold Case della Squadra Mobile di Roma sono riusciti a smascherare l’omicida perche’ una delle vittime, poi deceduta, fu ricoverata infatti con un quantitativo di insulina cinquanta volte superiore. Gli investigatori, inoltre, hanno verificato durante le indagini, l’ordinazione e il prelievo di grossi quantitativi di insulina nel luogo dove lavorava e le testimonianze di alcuni sanitari. Inoltre, sono state rilevate varie intercettazioni di Stazzi in cui l’uomo chiamava continuamente nella struttura delle sue vittime per informarsi sul loro stato di salute, insistendo per la somministrazione di psicofarmaci e insulina.

”Sono una persona competente anche se non sono un dottore. Ne so piu’ di tanti altri medici”, diceva al telefono ad una badante russa che era anche la sua compagna. Stazzi chiamava anche la casa di riposo spacciandosi per medico del policlinico Gemelli sotto falsa identita’.

Potrebbero emergere casi di nuove vittime in seguito alle indagini, ancora in corso, della Squadra Mobile di Roma, sugli omicidi di Angelo Stazzi, per ora accusato di aver ucciso sette persone somministrando dosi eccessive di insulina. In particolare, gli investigatori si stanno concentrando su altri tre casi di decessi nella casa di cura Cristo Vive, dove Stazzi ha lavorato nel 2008.    L’uomo aveva poi lavorato nel 2009 nella casa di cura Villa Alex, dove gli vengono contestati i sette omicidi e in seguito a Villa Gregna, in zona Mentana, alle porte di Roma, dove stava per essere cacciato perche’ alcuni sanitari si erano insospettiti.

Qui un’infermiera e’ riuscita a salvare la vita di un paziente scongiurando il tentativo di Stazzi di somministrare una dose eccessiva di insulina. Nella sua casa, a Montelibretti, vicino Roma, e’ stato trovato un intero kit per la somministrazione di insulina tenuto come una reliquia in una vetrinetta.

La furia omicida dell’Angelo della Morte non si fermava alle persone: Stazzi ha ucciso anche il cane di una paziente, che secondo l’uomo turbava la quiete del luogo dove lavorava, somministrandogli due grosse siringhe di insulina. ”Sono un medico mancato”, diceva a chi gli contestava le dosi eccessive di insulina che somministrava. L’Angelo della Morte stabiliva un rapporto molto confidenziale con le sue vittime, poi cominciava a somministrare loro psicofarmaci stordendole e abbassando le loro difese immunitarie prima di iniettare le dosi letali di insulina. Dopo la loro morte sottraeva qualche gioiello alle vittime.

 

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