GENOVA, 1 GIU – Il piccolo Alessandro non fu ucciso dalla madre, Katerina Mathas, insieme al suo compagno occasionale Giovanni Antonio Rasero. E' quanto sostiene il pubblico ministero Marco Airoldi che oggi ha depositato il suo appello contro la sentenza di condanna a 26 anni per il broker, pronunciata lo scorso 24 gennaio dalla corte d'assise di Genova. Il pm ha chiesto la condanna all'ergastolo per Rasero, o in subordine a una pena maggiore rispetto a quella emessa lo scorso inverno. Nell'appello, inoltre, il magistrato spiega i motivi per cui la donna, che e' indagata per abbandono di minore con morte conseguente e concorso in omicidio volontario, non avrebbe commesso il delitto. ''La Corte – si legge nell'appello – ha ritenuto sussistente il concorso senza che vi fossero indizi gravi, precisi e concordanti della sussistenza del concorso stesso. Mentre sono emersi elementi di prova che portano a escludere che il reato sia stato commesso insieme dai due''.
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