Si chiama Costanzo Apice l’assassino di Mariano Bacioterracino. Il video dell’esecuzione ha fatto il giro del web e ha scosso molto i napoletani: l’omicidio è avvenuto l’11 maggio scorso in pieno giorno, all’ingresso di un bar del quartiere Sanità. Ora quel killer con il cappellino, la giacca scura e i jeans ha un volto ed è nelle mani delle forze dell’ordine.
È stato arrestato dalle forze dell’ordine giovedì mattina nei pressi di Castel Volturno, l’uomo è originario del Rione don Guanella di Napoli, dove è noto come piccolo spacciatore. Adesso è nel carcere di Poggioreale.
Ad aiutare gli inquirenti per l’identificazione era stata una «fonte confidenziale», un pregiudicato che vive nella zona di San Pietro a Patierno, legato al gruppo Sacco-Bocchetti che gravita nell’orbita della famiglia Moccia di Afragola.
La diffusione del filmato aveva suscitato molte polemiche, ma per gli investigatori è risultata una mossa vincente. «Quella del video choc – aveva commentato giorni fa il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore – è stata un’extrema ratio alla quale siamo stati costretti a ricorrere perché nessuno collaborava. Ma si è trattato anche di un successo ad alto costo, perché facendo il giro del mondo, quel video ha proposto il lato brutto di Napoli. E’ stata una scelta sofferta, ma anche l’ultimo tentativo dopo sei mesi di silenzi». Tra i più critici il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, secondo il quale quelle immagini «hanno dato l’idea di una città, Napoli, ben diversa dalla realtà».
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