Omicidio Dario Angeletti, l’uomo fermato confessa: “Sono stato io a sparare è stato un gesto di follia”

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 11 Dicembre 2021 - 16:41 OLTRE 6 MESI FA
angeletti ansa

Omicidio Dario Angeletti (nella foto Ansa). L’uomo fermato confessa: “Sono stato io a sparare è stato un gesto di follia”

Omicidio Dario Angeletti, secondo quanto scrive l’Ansa Claudio Cesaris, il 68enne fermato nei giorni scorsi, ha confessato l’omicidio del professore dell’università della Tuscia avvenuto in un parcheggio di Tarquinia in provincia di Viterbo.

Omicidio Dario Angeletti: Cesaris confessa, gip convalida il fermo

Angeletti è stato trovato morto in auto martedì scorso. “Sono stato io a sparare” avrebbe detto l’uomo, secondo quanto scrive l’Ansa. Il gip ha convalidato il fermo. “E’ stato un gesto di follia, ma solo perché avevo con me la pistola. Non c’è stata premeditazione, non l’ho seguito quel giorno nè in quelli precedenti” ha detto Cesaris al giudice.

L’accusato era stato fermato nei giorni scorsi. Colto da malore, era finito in ospedale a Viterbo e piantonato. Cesaris, 68 anni e non 70 come scritto in precedenza, si era trasferito nella Tuscia dalla Lombardia per seguire una ex ricercatrice dell’Università di Pavia di 39 anni che aveva vinto un concorso. La donna, secondo quanto riferito nei giorni scorsi dagli inquirenti, si era trasferita nel Lazio proprio per fuggire dalle attenzioni dell’uomo il cui fermo è stato appena convalidato dal gip.

Cesaris e la ricercatrice, a quanto pare, avevano avuto una relazione poi interrotta. Il 68enne non avrebbe però mai accettato la rottura finendo anche ad essere denunciato per stalking.

Angeletti e la 39enne avevano istaurato un rapporto di amicizia e collaborazione professionale. Cesaris aveva probabilmente notato il rapporto tra i due e si sarebbe ingelosito fino a spingersi ad uccidere il suo presunto rivale in amore.