Omicidio di via Poma, Busco presenta appello contro la condanna

ROMA – Raniero Busco, condannato a 24 anni di carcere per la morte di Simonetta Cesaroni, ha ufficialmente depositato l'appello contro la sentenza emessa nei suoi confronti il 26 gennaio scorso dalla III Corte d'assise di Roma.

In 28 pagine (di cui è stato reso noto solo un estratto) ci sono le motivazioni per contrastare una sentenza che lo ha indicato come 'la mano' che il 7 agosto 1990 trafisse con 29 coltellate il corpo dell'allora impiegata della sede romana dell'Associazione degli Ostelli della gioventu', nel mentre la ragazza, sua fidanzata, si trovava negli uffici di via Poma.

Depositato l'atto di appello, si attende adesso la fissazione dell'udienza (ne dovrebbero essere previste almeno tre); secondo voci non confermate, il processo di secondo grado potrebbe essere celebrato alla fine di settembre, o al massimo entro metà ottobre.

Otto i motivi d'appello redatti dall'avvocato Paolo Loria, difensore di Busco. Nell'atto si sottolineano le carenze, ad avviso della difesa, delle motivazioni della sentenza di primo grado.

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