Uccise la moglie a bastonate: la Cassazione conferma l'ergastolo con l'aggravante della premeditazione Uccise la moglie a bastonate: la Cassazione conferma l'ergastolo con l'aggravante della premeditazione

Omicidio Giulia Ballestri, uccise la moglie a bastonate: la Cassazione conferma l’ergastolo a Matteo Cagnoni

La Cassazione ha confermato l’ergastolo per il dermatologo Matteo Cagnoni (55 anni) per aver ucciso a bastonate – con l’aggravante della premeditazione e della crudeltà – la moglie Giulia Ballestri di 39 anni.

La moglie voleva separarsi da lui. La vittima – madre dei tre figli minorenni della coppia – fu lasciata dal marito agonizzante nel buio.

Il delitto avvenne a Ravenna il 16 settembre del 2016 in una villa di famiglia da tempo disabitata. I giudici hanno così convalidato il verdetto emesso dalla Corte di Assise di Appello di Bologna il 26 settembre 2019.

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Secondo i giudici di merito, Cagnoni ha una “personalità fortemente narcisistica, molto legato al suo apparire perfetto nella società altolocata” di Ravenna, città della quale era originaria la sua famiglia anche se lui era fiorentino.

Quando la moglie “manifesta l’intenzione di separarsi” – hanno scritto nel loro verdetto i magistrati della Corte di Assise di Appello di Bologna – lui decide di “cancellarla dalla faccia della terra piuttosto che lasciarla andare”.

Di recente, tramite la mediazione del padre dell’imputato, il 90enne Mario Cagnoni, un tempo primario dell’ospedale Careggi di Firenze, le parti civili hanno ricevuto un risarcimento di 4milioni di euro, dopo che la magistratura aveva messo sotto sequestro tutte le quote immobiliari dei beni di Matteo Cagnoni.

Così i familiari di Giulia Ballestri – i genitori, il fratello e i tre figli minori – hanno revocato la costituzione di parte civile insieme al Comune di Ravenna e a tre associazioni che si battono contro la violenza di genere.

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