Paderno d’Adda (Lecco): ucciso per un computer difettoso

LECCO – Una rimostranza per un computer portatile che Antonio Caroppa avrebbe voluto acquistare da Fabio Citterio, ma che si era dimostrato difettoso, sarebbe il movente all’origine del delitto di Paderno d’Adda (Lecco).

In carcere, con l’accusa di concorso in omicidio aggravato, sono finiti Fabio Citterio, 45 anni, di Lurago d’Erba (Como), tecnico informatico, e la cugina Tiziana Molteni, 53 anni, di Dolzago (Lecco). I carabinieri hanno anche recuperato l’arma del delitto, una pistola calibro 38 con matricola abrasa, trovata sotto un albero poco distante dal luogo del delitto, il box garage della vittima, Antonio Caroppa, 42 anni, carpentiere di Paderno d’Adda che lascia la moglie Stefania Jannoli e una figlia di 5 anni.

La donna, udendo le urla, e’ scesa nello scantinato di casa, vedendo un uomo che teneva il marito e una donna che gli puntava qualcosa contro. E’ così corsa a dare l’allarme, e nel frattempo si e’ udito lo sparo che ha colpito mortalmente la vittima al collo.

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