Omicidio Marta Russo, Giovanni Scattone diventa prof ruolo

Omicidio Marta Russo, Giovanni Scattone insegnerà psicologia a Roma
Omicidio Marta Russo, Giovanni Scattone insegnerà psicologia a Roma

ROMA – Giovanni Scattone, condannato per l’omicidio di Marta Russo nel 1997, ha scontato la sua pena e ora è diventato professore di ruolo a Roma. Scattone è stato assunto con la Buona Scuola e insegnerà psicologia agli studenti dell’Istituto professionale Luigi Einaudi di Roma.

Paolo Romano sul Corriere delle Sera spiega che Scattone non è stato interdetto dall’insegnamento e dunque l’ex assistente di filosofia di Diritto della facoltà di giurisprudenza a Roma ha superato l’esame per la cattedra del 2012 e ora è stato assunto:

“Potrà insegnare le materie legate alla classe A36, quella che prevede, oltre a Storia della filosofia, anche Psicologia e Scienze dell’educazione. Quale sarà il grado di accoglienza delle famiglie, degli studenti e dei colleghi della scuola scelta si vedrà solo con la prossima riapertura delle aule. Già nel 2011 si era tornati a parlare del suo caso, dopo che Scattone aveva accettato una supplenza in Storia e filosofia al Liceo Cavour di Roma, lo stesso dove aveva studiato Marta Russo. Abbandonato quell’incarico, sulla scia delle polemiche, il quarantasettenne Scattone ha poi continuato negli ultimi anni a insegnare in diverse scuole della Capitale. Fino all’attesa immissione in ruolo a partire da questo anno scolastico, secondo i criteri stabiliti dalla Buona Scuola.

Certo è che non tutti i professori in fila come lui, il 26 agosto, per la scelta della sede l’hanno presa bene. «A più di 50 anni e dopo un’interminabile attesa nelle graduatorie a esaurimento devo ricominciare tutto da capo, come in un perverso gioco dell’oca», racconta C.I., una delle prof neo assunte anche lei nella classe A36.

«Ma che io debba andare tutte le mattine a insegnare fuori Roma perché sorpassata da Giovanni Scattone, lo trovo un paradosso, che stride con l’idea della buona scuola che ci era stata promessa e con la mia identità di cittadina e docente da sempre obbediente alle leggi». Non è solo una questione personale: «Per me – dice ancora la professoressa – ha il sapore di una beffa sapere che sarà proprio lui, condannato per l’omicidio colposo di una ragazza, a insegnare ai ragazzi la psicologia, cioè il meccanismo delle emozioni e dell’emotività». Ma le carte del professor Scattone sono tutte in regola”.

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