Omicidio Meredith, ora per Guede possibile la revisione del processo

Pubblicato il 4 Ottobre 2011 - 20:37 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA, 4 OTT – Al momento e’ solo un’ipotesi ma dopo l’assoluzione di Raffaele Sollecito e di Amanda Knox dall’accusa di avere ucciso Meredith Guede, per Rudy Guede potrebbe aprirsi la strada verso una eventuale revisione del processo al termine del quale e’ stato definitivamente condannato a 16 anni di reclusione per lo stesso delitto. Condanna che sta scontando dal 2007 nel carcere di Viterbo.

Al momento i difensori dell’ivoriano, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, non fanno alcun commento sulla sentenza nei confronti dei due ex fidanzati. Nei giorni scorsi, pero’, i legali avevano in qualche modo ipotizzato che sarebbe stato valutato un ricorso alla revisione in caso di loro assoluzione.

Guede e’ stato l’unico dei tre accusati dell’omicidio Kercher a scegliere il rito abbreviato. Ha sempre ammesso la sua presenza nella casa del delitto, negando pero’ di averla uccisa. Omicidio avvenuto – secondo la sua versione – mentre era in bagno. Condannato in primo grado a 30 anni di reclusione, a Guede la pena e’ stata ridotta a 16 anni in appello e confermata in Cassazione.

Nella sentenza 7195 della prima sezione penale depositata nel febbraio scorso, i giudici hanno premesso di essere chiamati a giudicare solo la responsabilita’ dell’ivoriano e l’eventuale partecipazione di altri e’ stata esaminata solo per verificare le circostanze che consentono di addebitargli la colpa, per la sua parte, o di misurare diversamente l’apporto della sua condotta.

La Cassazione non ha avuto comunque dubbi nel concordare sul fatto che l’omicidio, come stabilito dai giudici di merito, e’ frutto del ”concorso di piu’ persone”. Senza tuttavia indicarne i nomi.

Per i supremi giudici Meredith Kercher venne ferita mortalmente da una ”violenza collettiva” nata da intenti sessuali e dalla ”volonta’ orgiastica” dei suoi assassini.

Prima che il suo caso possa essere riesaminato, la sentenza a carico di Sollecito e della Knox dovra’ comunque diventare definitiva. Dovranno essere poi esaminate le motivazioni per valutare se si sia creato un cosiddetto contrasto di giudicato.

Strada della revisione che pero’ non ritiene praticabile l’avvocato Luca Maori, uno dei difensori di Sollecito. ”Il rito abbreviato – spiega – non fa stato in quello ordinario. Non credo proprio si possa arrivare a un contrasto di giudicato”.