FIRENZE – Comincia oggi, lunedì 30 settembre, a Firenze il nuovo processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito, dopo che nel marzo scorso la Cassazione annullò le assoluzioni decise nel processo di appello del 2011.
Nel 2009, invece, i due vennero ritenuti colpevoli in primo grado di aver ucciso Meredith Kercher. Amanda, ricorda la Bbc in un pezzo sulla home page del sito, non sarà in aula e ha ritenuto di rimanere negli Stati Uniti: “Sono innocente e sono rimasta in prigione”, ha detto in un’intervista alla Nbc, ricordando i quattro anni trascorsi in carcere prima della sentenza della Cassazione.
Assenti in aula Raffaele Sollecito e Amanda knox, dichiarati contumaci dal presidente della Corte d’assise d’appello, Alessandro Nencini. Assente anche la famiglia di Meredith, assistita dagli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna. La pubblica accusa è affidata al pm fiorentino Alessandro Crini.
Presente all’udienza Patrick Lumumba, datore di lavoro di Amanda al tempo dell’omicidio e da lei indicato come l’autore del delitto, poi ‘scagionato’ dalla testimonianza di un professore universitario svizzero che ne confermò l’alibi.
Accolta dalla Corte la richiesta di Lumumba di costituirsi parte civile, nonostante le difese degli imputati, gli avvocati Giulia Bongiorno e Carlo Dalla Vedova, si fossero opposti. Ora per la studentessa statunitense, già condannata in via definitiva per calunnia, la Corte d’appello di Firenze dovrà determinare se calcolare anche la circostanza aggravante del fatto che Amanda abbia mentito per far deragliare l’indagine e proteggere se stessa dalle accuse.
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