Omicidio dell’Olgiata, il gup: “Winston ha ammazzato per avere l”impunità”

ROMA – Winston Reyes ''non ha esitato a togliere la vita ad una giovane donna e a distruggere la vita dei suoi familiari, pur di garantirsi l'impunità e il profitto della rapina commessa''. E' quanto scrive il gup Massimo Di Lauro nelle motivazioni della sentenza con la quale, il 14 novembre scorso, ha condannato a 16 anni di carcere, con rito abbreviato, l'ex domestico filippino autore dell'omicidio di Alberica Filo della Torre avvenuto a Roma il 10 luglio del 1991.

Per il giudice il filippino ''era ben consapevole che uccidendo la donna avrebbe privato, non solo il marito di una donna amata, ma anche due bambini in tenera età dall'affetto della madre''. Non ha "esitato a porre in essere una sì estemporanea, ma comunque brutale, violenza nei confronti di una donna indifesa che era stata generosa con lui anticipandogli delle somme di denaro. Una volta vistosi scoperto non si è limitato a tramortire la vittima con colpi di eccezionale brutalità, nonostante essi sarebbero stati sufficienti a garantirsi una via di fuga, lasciando in vita la contessa''.

Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Maria Francesca Loy, avevano sollecitato l'ergastolo. Ora la procura impugnerà la decisione del gup. Nelle 81 pagine delle motivazioni il gup ricostruisce i fatti, accennando sia all'indagini svolte all'indomani del delitto, soffermandosi poi sulle investigazioni svolte di recente: gli accertamenti dei Ris e la confessione dell'ex domestico filippino.

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