Omicidio suicidio a Fiumicino, finanziere uccide la compagna e si spara: in una lettera i due lo annunciavano

Omicidio suicidio a Fiumicino: un finanziere ha ucciso la compagna e poi si è sparato con la stessa pistola. Pare che i due fossero d’accordo sulla volontà di farla finita. Almeno questo trasparirebbe, secondo quanto scrive l’Ansa, in una lettera trovata a casa dei due.

Omicidio suicidio a Fiumicino: finanziere uccide la compagna e si spara

Un brigadiere della Guardia di Finanza e la compagna sono stati trovati morti nel pomeriggio del 14 aprile in un’abitazione a Fiumicino. A dare l’allarme gli stessi colleghi del militare, inviati sul posto dal tenente. I colleghi, non vedendolo in servizio e non riuscendolo a contattare, si sono preoccupati.

E così, arrivati davanti alla palazzina di via Portico Placidiano, i finanzieri hanno visto che c’era la sua auto ma nessuno in casa rispondeva. Poco dopo il tragico ritrovamento. Inutili i soccorsi per il brigadiere 53enne M.Z. e per la sua compagna. Sul posto guardia di finanza, polizia e carabinieri.

Fiumicino: a casa del finanziere una lettera che annunciava le intenzioni della coppia

Nell’appartamento la polizia scientifica ha effettuato a lungo i rilievi. I due, entrambi separati, erano sul divano uno sull’altro. Da chiarire quanti colpi siano stati esplosi. Verrà probabilmente effettuata anche una perizia balistica. Fin dal primo momento gli investigatori hanno ipotizzato un omicidio-suicidio.  Sembrerebbe che durante i rilievi in casa sia stato trovato una lettera in cui verrebbe annunciato il gesto e spiegato che la coppia era d’accordo. Il biglietto è ora al vaglio degli investigatori.

Costernazione e sgomento a Fiumicino davanti alla palazzina di tre piani nella zona centrale di Isola Sacra. Si sono radunati molti colleghi del brigadiere, che prestava servizio alla caserma di viale Traiano e ha anche un fratello nella guardia di finanza. Sul posto anche diversi residenti e conoscenti della coppia, increduli per quello che è accaduto. In casa sono ancora in corso i rilievi. Sulla vicenda indaga la Guardia di finanza con il supporto del Commissariato di Fiumicino. 

Gestione cookie