Omicidio-suicidio a Manfredonia: le condizioni di Maria Gelsomino erano gravi

MANFREDONIA (FOGGIA), 2 GIU – Si erano aggravate ulteriormente le condizioni di Maria Gelsomino, di 73 anni, affetta da anni dal morbo di Alzheimer, uccisa oggi dal marito, Filippo Trotta, di 78 anni, che prima ha strangolato la donna con una sciarpa e poi si e' tolto la vita tagliandosi le vene dei polsi. Lo ha riferito agli investigatori il medico che aveva in cura da tempo la donna e che conosceva i coniugi. Filippo Trotta non voleva piu' vedere soffrire la moglie e, secondo le persone che lo conoscevano bene, avrebbe compiuto l'omicidio e poi il suicidio per porre fine ad una situazione estremamente difficile che andava avanti da tempo. Per il medico legale non ci sono dubbi sulla dinamica di quanto avvenuto nell'abitazione dei coniugi, a Manfredonia: l'uomo ha prima strangolato la moglie e poi si e' tolto la vita nel bagno. Le indagini sono coordinate dal pm di Foggia Ludovico Vaccaro.

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