Omicidio Trifone Ragone e Teresa Costanza, Simone Quarta ascoltato come testimone Omicidio Trifone Ragone e Teresa Costanza, Simone Quarta ascoltato come testimone

Omicidio Trifone Ragone e Teresa Costanza, Simone Quarta ascoltato come testimone

Omicidio Trifone Ragone e Teresa Costanza, Simone Quarta ascoltato come testimone
Omicidio Trifone Ragone e Teresa Costanza, Simone Quarta ascoltato come testimone

UDINE – Al processo sullomicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone è stato ascoltato Simone Quarta, uno degli amici e colleghi del militare di Pordennone. “Il 17 marzo (giorno del duplice omicidio, ndr) sono andato in palestra, Trifone era già in pedana a fare gli esercizi, dopo un po’ è arrivata Teresa e abbiamo scambiato qualche parola. Era sereno e tranquillo come sempre”, ha detto Quarta, ricostruendo così l’ultimo pomeriggio della coppia di fidanzati uccisi nel parcheggio del palasport di Pordenone.

Quarta è stato ascoltato come primo di una dozzina di testi della difesa chiamati per la 27a udienza del processo a carico di Giosuè Ruotolo, unico imputato del doppio delitto. Il teste ha riferito di essere uscito dalla palestra dopo aver salutato Ragone in spogliatoio, di essere salito in auto e di essere uscito dal parcheggio senza notare nulla di insolito.

Ha riferito anche dell’identikit fornito agli inquirenti di una persona “che era all’esterno della porta della palestra e guardava spaesato all’interno come per cercare qualcosa o qualcuno. Uno degli istruttori gli ha detto che poteva accomodarsi, lui gli ha fatto qualche domanda sui dischi e poi è andato via”. L’identikit è stato poi acquisito agli atti.

Quarta ha riferito anche di aver visto una volta Ragone “maneggiare una fiala con una sostanza scura”, probabilmente di sostanze anabolizzanti, precisando poi su domanda di accusa e parti civili che “Trifone si era sempre detto contrario agli anabolizzanti”. Al teste è stata mostrata anche una foto, trovata sul telefonino di Ragone, di un bagagliaio di un’auto al cui interno c’erano armi, “una è in dotazione alla nostra caserma”. Ha quindi precisato che “potrebbero essere state armi usate per la guardia e poi riportate in armeria” e che dalla caserma “non sono mai scomparse armi”. Il teste ha riferito infine che Trifone non gli parlò mai di sms molesti a Teresa o di screzi con Ruotolo.

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