Oppido Mamertina, il sindaco: “Nessun inchino, la processione è così da 30 anni”

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Luglio 2014 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA

processioneOPPIDO MAMERTINA (REGGIO CALABRIA) – La processione segue quel percorso in paese da 30 anni. Nessun inchino al boss locale, nessun omaggio al potere della ‘ndrangheta. Il sindaco di Oppido Mamertina minimizza: la processione della Madonna, seguita da decine di fedeli, organizzata dal parroco e alla presenza del primo cittadino e dei carabinieri, non ha fatto nessuno “inchino” davanti alla casa del boss Giuseppe Mazzagatti, 82enne condannato all’ergastolo e ora ai domiciliari per motivi di salute.

Ecco cosa ha raccontato a Repubblica Domenico Giannetta, il sindaco:

«Guardi che la processione si è sempre svolta nella stessa maniera. Da sindaco avevo il dovere di esserci in rappresentanza della comunità e francamente io non ho visto nulla di diverso. Non è vero che la processione si è fermata davanti alla casa del boss. La statua è stata girata dai portatori verso una traversa in cui vivono decine di famiglie, non credo sia stato un omaggio a nessuno in particolare». Però ha visto il maresciallo Marino e i carabinieri andare via. «Certo che li ho visti andare via. Le dirò di più, il comandante della stazione mi ha anche spiegato le ragioni di quel gesto». Allora perché lei è rimasto? «Perché personalmente non l’ho interpretata come lui e poi perché la processione era quasi finita. Con il resto dell’amministrazione abbiamo voluto evitare caos ulteriore in mezzo a migliaia di persone». Una scelta, insomma. «Guardi che la processione non la organizziamo noi, ma la parrocchia. Noi abbiamo il dovere di esserci e basta. Se ci sono stati gesti non consoni noi siamo i primi a prendere le distanze, ma ci pare che la processione è andata come da oltre 30 anni, con la Vara rivolta verso una parte del paese».

A polemica esplosa il Comune ha diffuso un comunicato dai toni estremamente prudenti sull’accaduto:

“Sentiamo dunque con sobrietà di condannare il gesto se – afferma fra l’altro il comunicato – l’obiettivo era rendere omaggio al boss”; tuttavia l’amministrazione precisa che al termine del rito, “il sindaco, nella consapevolezza che il percorso della processione è stabilito dalle autorità religiose si è recato da uno dei sacerdoti presenti alla processione a chiedere delucidazioni circa l’atteggiamento posto in essere dai portatori riguardo al fatto specifico”.

“La risposta ricevuta dal sindaco è stata che tale ritualità di ruotare la Vara verso il Corso Aspromonte è prassi consolidata da oltre trent’anni perché la Madonna durante il Corteo non attraversava e non attraversa quel tratto di paese. Tutto ciò da sempre in presenza delle Autorità civili, ecclesiastiche e delle medesime Autorità militari. Pertanto non è dato capire come mai l’episodio di qualche giorno fa ha assunto un significato diverso rispetto ai precedenti, a tal punto di arrivare ad additare le istituzioni presenti e la popolazione oppidese accondiscendente alla ‘ndrangheta”.