Ora di religione, sempre più studenti non vogliono farla

Ora di religione, sempre più studenti non vogliono farla
Ora di religione, sempre più studenti non vogliono farla

ROMA – L’ora di religione perde sempre più studenti. Oltre un milione preferisce non seguirla e di fare altre attività. Il ministero dell’Istruzione spiega che oltre il 12% dell’intera popolazione scolastica preferisce uscire dall’aula piuttosto che seguire la lezione di religione e che alle superiori alcune classi si svuotano, ma i vescovi chiedono che non siano accorpate.

Repubblica scrive che l’ora di religione è considerata una materia facoltativa e che i ragazzi possono scegliere di non frequentarla:

“Gli ultimi dati sulla frequenza dell’ora di religione, di provenienza ministeriale, riferiscono di un 87,9% di bambini e ragazzi che nel corso dell’anno 2014-2015 hanno optato per l’ora di religione. Più del 12% dell’intera popolazione scolastica italiana – 956mila alunni tra statali e paritarie – preferisce fare altro durante l’ora settimanale – o le ore, alla primaria e nella scuola dell’infanzia – prevista dal Concordato Stato-Chiesa.

Il calo rispetto all’anno precedente è stato pari ad un terzo di punto. Ma conferma un trend in atto ormai da più di un decennio. Al punto che, alle superiori, alcune classi si svuotano quasi completamente, com’è stato segnalato da un articolo dello scorso 12 ottobre di Repubblica-Milano. Con i vescovi della stessa diocesi che si appellano alle normative vigenti per evitare che durante queste ore le classi vengano accorpate se il numero degli alunni si riduce oltre modo: uno, due o tre. Le regole per la composizione delle classi sono ferree: al superiore, le prime devono avere almeno 27 alunni e quelle successive almeno 22. Diversamente si accorpano. Regola che non vale per l’ora di religione. Perché, secondo i vescovi, l’accorpamento sarebbe discriminatorio”.

Gestione cookie