Ora legale, un’ora avanti tra sabato 30 e domenica 31 marzo

ROMA – Conto alla rovescia per l’arrivo dell’ora legale, che scatterà nella notte fra sabato 30 e domenica 31 marzo. Le lancette si dovranno spostare un’ora avanti ma questo, secondo gli esperti dei disturbi del sonno, non è assolutamente un problema. ”I presunti effetti sfavorevoli legati all’introduzione dell’ora legale sono ormai più un vezzo che un vero problema”, osserva in una nota Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus. Adeguare l’orologio biologico al nuovo ritmo introdotto dall’ora legale, spiega, è un’operazione ”meno complessa e negativa di quello che si voglia far credere”.

L’organismo, è ormai abituato a ben altri ”scossoni”, osserva. ”Purtroppo – prosegue Peverini – i ritmi quotidiani attuali, sempre più frenetici ed ansiogeni, i ripetuti spostamenti in aree urbane trafficate, la stessa complessità della vita di relazione e del mondo del lavoro ci hanno abituato a continui e spesso repentini cambiamenti delle nostre consuetudini. Ci hanno assuefatto a convivere con dosi elevate di stress e a trovare rapidamente soluzione a molte situazioni critiche. Per cui lo slittamento di un’ora delle lancette dell’orologio rientra, anzi ricade, in questi sopportabili ‘scossoni quotidiani”’.

Oltretutto il cambiamento introdotto dall’ora legale è condiviso dall’intera società: ”Intorno a noi, tutti si muovono e operano secondo le nuove condizioni orarie, facendoci così sentire nel sistema e non solitarie vittime del nuovo orario”. Secondo l’esperto, ”lievi difficoltà dei primi due o tre giorni ad adattarsi all’ora legale sono ampiamente compensate dai vantaggi, a partire dal disporre di un’ora in più di luce: 60 minuti in più a nostra disposizione. Oltre ai noti e irrinunciabili benefici del risparmio energetico”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie