Ora legale, oggi si torna al solare: spostate lancette indietro di un’ora

Ora legale, domenica si torna al solare: stanotte lancette indietro di un'ora
Una sveglia puntata sulle 2, ora in cui sposteremo le lancette (Foto archivio Ansa)

ROMA – Dopo sette mesi di ora legale, torna quella solare. Accade questa domenica 27 ottobre. Dalle ore 3.00 del mattino, quando le lancette degli orologi si sono spostate un’ora indietro. L’ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 29 marzo 2020, ma potrebbe essere l’ultima volta. Dal 2021, infatti, il Parlamento europeo è pronto ad abolirla rendendo permanente l’orario estivo. Una decisione in stallo, dato che tutti gli Stati membri devono ancora trovare una linea comune sulla questione.

Intanto quello che sappiamo guardando alle stime preliminari di Terna, che gestisce la rete elettrica nazionale, è che dal 31 marzo ad oggi, proprio grazie all’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 505 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 190 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 nell’atmosfera per 250 mila tonnellate.

Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo (dati Arera) circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2019 è pari a circa 100 milioni di euro.

Ora solare, come superare il jet-leg

Con un’Italia spaccata a metà, dove da una parte si vive un’estate prolungata e dall’altra un anticipo di inverno piovoso, cambiano i modi degli italiani per superare a tavola l’effetto jet-leg dovuto al ritorno all’ora solare.

Per un italiano su tre il cambio dell’ora è fonte di stress, stanchezza, nervosismo e insonnia, che spesso si sfogano a tavola con un’alimentazione troppo sbilanciata, ricca di carboidrati e zuccheri. È quanto emerge da un’indagine Fedagripesca-Confcooperative che suggerisce di inserire nella dieta più prodotti ittici perché aiutano a controbilanciare la carenza di vitamina D legata alla minor esposizione al sole, tra le cause delle difficoltà a prendere sonno.

“Pesci, molluschi e crostacei sono in grado di garantire il 38% del totale di vitamina D in una dieta”, spiega Fedagripesca, secondo cui il suo livello nel sangue è dovuto agli alimenti consumati ma anche all’esposizione al sole fino ad un massimo del 30%.

Per fare il pieno di vitamina D, l’associazione suggerisce trota, tonno, sgombro e anguilla che ne contengono dalle 400 alle 580 Ui (Unità internazionale). Con 50 grammi di sardine si ha il 70% della quantità giornaliera di vitamina D raccomandata, come anche con 85 grammi di tonno. Disco verde anche per formaggi grassi, burro, tuorlo d’uovo, funghi.

“Sicuramente le temperature influenzano la scelta degli alimenti che compriamo – sottolinea la nutrizionista Evelina Flachi, specialista in scienza dell’alimentazione – autunni più miti prolungano la presenza sulle nostre tavole degli alimenti tipici dell’estate, come frutta e verdura da consumare volentieri ancora crudi. Occhio però ai rischi che i cambiamenti climatici possono portare nel piatto andando a modificare le nostre abitudini”.

Fonte: Ansa

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