ROMA – La sera di sabato 25 ottobre, andremo a dormire con l’ora legale e ci sveglieremo, domenica 26, con quella solare. Le lancette dell’orologio, come di consueto ogni anno, dovranno tornare indietro di un’ora (dalle 3,00 alle 2,00), permettendoci così di dormire un’ora di più.
Nei paesi dell’Unione europea l’ ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Anche la Svizzera, pur non facendo parte della Ue, si adegua alla stessa convenzione.
Per ritornare all’ora legale e vedere allungare di un’ora le giornate, dovremo aspettare la notte tra il 28 e 29 marzo del prossimo anno.
L’ora legale è stata introdotta proprio per sfruttare la luce del sole. In Italia è stata introdotta per la prima volta nel 1916. La sua entrata in vigore permette di ridurre i consumi energetici, una vera e propria necessità durante la crisi petrolifera degli anni Sessanta e Settanta. Il maggiore risparmio energetico si registra ad aprile e ottobre.
La prima teoria dell’ora legale risale al Settecento con Benjamin Franklin. Lo scienziato noto per aver inventato il parafulmine, notò che facendo adattare l’orario ai cambiamenti della luce durante l’estate si sarebbe risparmiata molto in energia.