FIRENZE – Case, tanti libri e soprattutto i diritti derivanti dalla pubblicazione delle sue opere: si riassume cosi' l'eredita' di Oriana Fallaci al centro di un testamento ora contestato con un esposto presentato in procura a Firenze nel quale si pongono dubbi sulla firma della scrittrice in calce alle sue ultime volonta'.
In realta' la sorte di buona parte del suo patrimonio librario Oriana Fallaci la decise gia' prima del testamento: gran parte di quel patrimonio, i libri piu' preziosi e rari, li destino' all' Universita' del Laterano, allora guidata da monsignor Rino Fisichella, tra le pochissime persone a starle vicino fino alla fine. Altro materiale di documentazione e' assegnata invece al Consiglio regionale della Toscana e dovrebbe costituire la base di un fondo intitolato a nome della scrittrice.
Ma la parte centrale del testamento, poche righe firmate negli Usa, e' costituita da alcune proprieta' immobiliari, tra cui la casa newyorkese di Oriana Fallaci, ed i diritti sulle sue pubblicazioni che sono state lasciate in eredita' al nipote Edoardo Perazzi. Tra i diritti anche quello sul libro uscito postumo, ''Un cappello pieno di ciliege'', la cui pubblicazione e' stata curata proprio dal nipote.